Assassin’s Creed dal videogame al film: finalmente al cinema il nuovo capolavoro di Justin Kurzel, con Michael Fassbender e Marion Cotillard!
Uno dei più grandi successi del franchise di Assassin’s Creed è stato l’astuto matrimonio tra la storia vera e propria e l’aspetto fantasy che la arricchisce.
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Assassini e Templari sono entrambi due gruppi esistiti realmente, le cui reali filosofie erano diametralmente opposte, e, la cui struttura fondata sulla segretezza ha portato a molte speculazioni circa le loro motivazioni.
ASSASSINI
Gli Assassini sono ispirati agli islamici Hashashins di Nizari, un ordine segreto che seguiva una figura conosciuta come il Vecchio della Montagna. Nel corso di 300 anni gli Assassini hanno ucciso centinaia di obiettivi importanti, ed in effetti la stessa parola “assassino” deriva proprio da questa setta.
Patrick Crowley, produttore del film, racconta :
“Nel mondo di Assassin’s Creed, gli Assassini sono personaggi che vivono nell’ombra, in contrasto con i tipici guerrieri di quei tempi che andavano in giro con grandi spade, scudi, in groppa a un cavallo. Gli Assassini usano lame nascoste che tengono attaccate ai polsi con bracciali in cuoio, e usano queste armi per poter uccidere a distanza ravvicinata.”
Gli Assassini vivono secondo alcuni principi chiave, ma uno è quello fondamentale: agiscono nel buio per servire la luce.
“Uno dei loro credo è nascondersi in bella vista.” – continua Crowley – “Quindi sono molto bravi nel camuffarsi, nel mimetizzarsi con l’ambiente e nel provocare grandi disordini sociali, perché nessuno si aspetta che siano lì.”
CROCIATI
I Crociati, che sono stati la spina dorsale del primo Assassin’s Creed, hanno trovato il clan particolarmente temibile; inoltre la loro leggenda fu arricchita dalle storie delle Crociate raccontate da Marco Polo.
CAVALIERI TEMPLARI
I Cavalieri Templari, al contrario, erano un ordine cristiano fondato durante il Medioevo e durato quasi due secoli. Ufficialmente sanzionato dalla Chiesa Cattolica Romana, l’ordine templare annoverava tra le sue fila alcuni tra le più importanti e temute figure dell’epoca; il gruppo aveva enorme potere e influenza fino al suo scioglimento nel 1312. Il suo improvviso scioglimento al culmine del suo potere ha portato alla credenza che l’organizzazione avesse semplicemente deciso di nascondersi, per continuare a esercitare la sua influenza.
Nel film, gli Assassini vogliono proteggere il libero arbitrio, mentre i Templari sono interessati solo al potere e alla sottomissione dei popoli liberi.
“I Templari vogliono controllare efficacemente tutto, rendere la vita molto prevedibile ed eliminare le possibilità e le opportunità. Un approccio essenzialmente totalitario.” spiega Crowley.
In Assassin’s Creed si immagina un mondo in cui nessuno di questi gruppi sia completamente scomparso, e conduca, invece, una silenziosa guerra secolare per decidere il corso della storia dell’umanità influenzandone le azioni.
Molti personaggi storici appaiono nei giochi, e il film non fa eccezione a questa regola, rivelando, per esempio, Tomás de Torquemada come un membro dei templari che gli Assassini devono fermare, durante i giorni più brutali dell’Inquisizione spagnola.
L’attenzione quasi maniacale ai dettagli storici, che ha contribuito a far sì che Assassin’s Creed diventasse un punto di riferimento nel mondo dei videogiochi, è stata anche di grande aiuto per costruire l’ossatura del nuovo film.
Per Crowley utilizzare l’ambientazione storica come guida ha permesso, in termini di produzione, di ricreare un fantastico set.
“Ci ha costretto a fare un grande lavoro su costumi, armi, e stili di combattimento.” –aggiunge- “Una delle cose più emozionanti che abbiamo storicamente ricreato per il film è un autodafé [la solenne cerimonia del rito dell’inquisizione spagnola – n.d.t.], durante la quale l’Inquisizione spagnola consegnava i rei da bruciare sul rogo, un modo per dimostrare sostanzialmente il loro controllo e di liberarsi di quelli che ritenevano eretici. C’è voluta un’accurata ricerca e un durissimo lavoro di tutti i nostri reparti per presentare questa cerimonia con precisione.”
Il regista, Justin Kurzel, ha cercato di rappresentare il film nel modo più realistico possibile per rendere la storia credibile e vivace; è stato in parte grazie a questa esigenza che si è deciso di sottotitolare le sequenze storiche girate durante l’Inquisizione mantenendo i dialoghi in spagnolo.