Ci sono molte cose che possono andare “storte” quando si tratta di portare, sul grande schermo, un romanzo bestseller. Le cose si complicano ulteriormente quando il libro è una sorta di monologo interiore o di lunghe conversazioni scritte. E’ il caso di “Everything, Everything” di Nicola Yoon, che arriverà in Italia, il 21 Settembre, con il titolo di “Noi Siamo Tutto”.
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Tra le pagine del libro nasce e cresce la storia d’amore tra Maddy e Olly: lunghi messaggi scambiati al computer essendo lei “costretta” a casa da una rara malattia.
L’adattamento cinematografico scritto da J. Mills Goodloe, e portato sullo schermo da Stella Meghie, è però molto fedele al libro: non ci sono grossi stravolgimenti i due protagonisti, per esempio si scrivono messaggi al cellulare invece che al computer e in generale i “piccoli cambiamenti” a cui assiste lo spettatore, sono abbastanza ovvi se letti come una mera esigenza di “copione”.
L’unica grande differenza è nell’etnia della protagonista Maddy: nel libro è metà Afro-Americana e metà Giapponese, nel film è invece mulatta.
Il cambio di etnia di Maddy non apporta alcun cambiamento significativo alla trama ma è comunque una “diversità” che la critica ha in un certo senso ricondotto ai rigidi meccanismi di Hollywood: è difficile infatti che un’asiatica rivesta un ruolo da protagonista.
Resta comunque intatto il tema della diversità, tanto caro all’autrice del libro Nicola Yoon che commenta così la scelta dell’etnia di Maddy:
“Mio marito è metà Coreano e metà Americano, io Giamaicana e Americana… e abbiamo una splendida bambina che è il risultato di questo mix. Volevo che crescendo, potesse leggere un libro che la rappresentasse. Nel Mondo in cui viviamo, la diversità fa parte del nostro quotidiano. Ecco perché Maddy, la protagonista del libro, è esattamente come mia figlia. E’ giusto che si parli di tutte le razze: la diversità è la realtà. Se ti guardi intorno ne hai un riscontro immediato”.