I film sul pugilato sono film di grandi sfide, ma anche di grandi storie di vita, a volte ispirati a vicende realmente accadute, a volte di pura fantasia. In ambo i casi, però, alcuni film sul pugilato spiccano per il pathos e le emozioni che riescono a trasmettere al pubblico.
Vediamo allora quali sono i film sul pugilato assolutamente da non perdere.

Film sulla boxe più celebri

Rocky

Se non avete mai visto nessun film della saga di Rocky, non potete assolutamente aspettare oltre e dovete iniziare con la prima pellicola delle serie. Rocky Balboa è un giovane italoamericano che non riesce a sfondare nel mondo del pugilato e che sopravvive facendo l’esattore per conto di un gangster, vivendo in un monolocale di periferia a Philadelphia. Nel frattempo, però, il campione del mondo Apollo Creed decide di mettere in palio il suo titolo in occasione dei 200 anni dalla nascita degli Stati Uniti. Lo sfidante dovrà essere della città di Philadelphia. Per una serie di coincidenze viene deciso che proprio Rocky sfiderà Apollo Creed. L’incontro di boxe è da tutti considerato una farsa e nessuno punterebbe sulla vittoria dell’italoamericano. Rocky decide però di allenarsi duramente, con l’obiettivo di restare in piedi fino al 15esimo round, cosa mai successa a nessun sfidante di Apollo. A supportarlo il suo allenatore e la sua nuova ragazza Adriana. Il match con Apollo sarà esaltante e anche il pubblico che dava Rocky per spacciato dovrà concedergli molti applausi, data la forza e lo stile che metterà sul ring contro il campione del mondo. E questo è solo il primo dei film della saga di Rocky.

Million dollar baby

Capolavoro di Clint Eastwood, Million dollar baby ci immerge nel mondo del pugilato femminile, affrontando anche temi difficili, come l’eutanasia, ma in un’ottica unica e coinvolgente come solo un grande regista sa fare. Maggie, cameriera proveniente da una zona povera degli Stati Uniti, si iscrive nella palestra di Frankie e gli chiede di allenarla. Maggie ha 32 anni e vuole diventare, nonostante l’età, una professionista. Frankie è un vecchio e bravo allenatore, sempre timoroso che i suoi ragazzi possano infortunarsi negli incontri. Frankie rifiuta di allenare Maggie, ma la testardaggine della ragazza alla fine lo convince. La donna si dimostra molto brava, mandando ko al primo round tutte le avversarie e costringendo Frankie a farle cambiare categoria. Maggie diventa un fenomeno, conosciuta al grande pubblico come Mo Cuishle, una frase scritta sulla vestaglia che usa per gli incontri, regalatagli da Frankie e di cui non conosce il significato.
Maggie arriva così a sfidare la campionessa del mondo, una ex prostituta, famosa per il suo stile scorretto. Il match è duro, ma grazie alle dritte di Frankie, Maggie riesce a mettere in difficoltà l’avversaria che, in un momento di distrazione dell’arbitro e a round finito, colpisce a tradimento Maggie. La ragazza finisce con la testa sullo sgabello del ring, si rompe le vertebre del collo e resta paralizzata. La sua famiglia si mostra disinteressata alla ragazza, ma molto interessata ai suoi soldi. Frankie diventa l’unica persona che le resta vicina, e a lui Maggie chiederà di iniettarle una miscela letale perché non vuole vivere come un vegetale. Frankie rifiuta, ma l’epilogo sarà un altro e finalmente sapremo cosa significa Mo Cuishle.

Film sui pugili ispirati alle storie vere

Hurricane – Il grido dell’innocenza

Un bellissimo film sul pugilato è Hurricane – Il grido dell’innocenza. Si tratta di uno dei numerosi film tratti da storie vere. Infatti, naturalmente in forma romanzata, viene narrata la storia vera del pugile Rubin “Hurricane” Carter. Nato e cresciuto nell’America razzista e segregazionista, Carter viene spedito in riformatorio da giovanissimo per aver difeso un suo amico da un pedofilo. Dal riformatorio, Carter, riesce a scappare, si arruola nell’esercito, ma finisce in carcere. Uscito di prigione diventa un famoso pugile e sfida il campione dei pesi medi. Il match finisce ai punti e la giuria, spinta da ragioni razziali, dà la vittoria all’avversario di Carter. Poco dopo il protagonista viene arrestato e condannato all’ergastolo per degli omicidi che non ha commesso. Passano gli anni e Carter è oramai un detenuto senza speranza di avere giustizia, quando un giovane ragazzo di colore legge la sua storia e comincia a scrivergli delle lettere. Il ragazzo decide di aiutare l’ex pugile e ingaggerà una lunga battaglia giudiziaria per farlo uscire di prigione. A Carter, Bob Dylan ha dedicato la canzone Hurricane che fa da colonna sonora anche al film.

Alì

Diversi film sul pugilato hanno trattato la vita del grande Cassius Clay, meglio noto come Muhammad Ali. Tutti sono degni di nota, ma qui ci concentreremo su Alì, interpretato da Will Smith. Il film si focalizza su una fase specifica della vita di Muhammad Ali: da quando diventa per la prima volta campione del mondo a quando riconquisterà il titolo. Sono gli anni della guerra in Vietnam e di forti sommovimenti sociali. Muhammad Ali conquista inaspettatamente il titolo di campione del mondo e si converte all’Islam, anche grazie all’amicizia con Malcolm X. Chiamato ad arruolarsi per la guerra in Vietnam, Alì si rifiuta, facendo uno dei suoi celebri discorsi e affermando che non andrà in guerra a uccidere nessun vietcong, perché mai nessuno di loro lo aveva chiamato “sporco negro”, come spesso gli era successo negli Stati Uniti. Il suo rifiuto gli costerà caro e per cinque anni non potrà mettere piede su un ring. Il film si conclude con il ritorno di Ali nel pugilato con la grande sfida contro Foreman, che si terrà in Zaire, e che è da molti considerato il più bel match di boxe della storia.

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