L’immensità è il film drammatico del 2022, distribuito da Warner Bros. Pictures, presentato in concorso alla 79° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Diretto da Emanuele Crialese, il film vede nel cast l’attrice Premio Oscar Penélope Cruz.
In occasione della sua uscita al cinema, fissata per il 15 settembre, dopo aver avuto l’opportunità di vederlo in anteprima, vogliamo raccontarti cosa ne pensiamo di questo titolo che, con una sensibilità disarmante, ci trascina nella vita di una famiglia come tante, permettendoci di conoscere uno scorcio di vita quotidiana, fatta di amore, gioie e difficoltà, in cui ognuno di noi può rivedersi almeno un po’.
La recensione de L’Immensità
Ambientato nella Roma degli anni 70, L’immensità porta sullo schermo la storia di Clara e Felice, una coppia ormai sull’orlo della separazione, e dei loro figli. Tra questi troviamo anche Adriana o meglio, Andrea, che a 12 anni sente di essere nato nel corpo sbagliato: nonostante fuori abbia il corpo di una ragazza, dentro si sente un maschio.
Una storia di vita vera, in cui molti spettatori possono rispecchiarsi, e che consente a questi ultimi di entrare a piccoli passi nella vita di questa famiglia, scoprendone le abitudini, le caratteristiche e i sentimenti.
Quello che L’immensità ci regala, infatti, è un racconto profondo, normale e forte allo stesso tempo, in cui a tirare le fila sono personaggi che potrebbero realmente far parte della nostra vita, e storie che potremmo davvero conoscere.
A rendere così profondo e appassionante questo film sono in particolar modo i due personaggi principali della storia, Clara e Andrea, ai quali è praticamente impossibile non affezionarsi.
La prima, interpretata in maniera magistrale da una straordinaria Penélope Cruz, riesce a entrarci nel cuore sin dalla prima scena, in cui la vediamo felice insieme ai suoi figli, mentre trasformano una semplice faccenda domestica in un momento fatto di amore e risate. Ricco di sfaccettature, il personaggio di Clara ci trasporta alla scoperta di momenti fatti di pura libertà e gioia, e momenti difficili, in cui ci si trova davanti a cose dolorose e a decisioni incredibilmente difficili. Grazie all’interpretazione di Penélope Cruz ogni momento è perfettamente scandito anche con un solo sguardo, e noi non possiamo far altro che provare le stesse sensazioni del personaggio.
Abbiamo poi Andrea, interpretato da una promettente Luana Giuliani. Il suo personaggio, incredibilmente complesso e ricco di sfaccettature come quello di Clara, si trova a fare i conti con un corpo che non sente suo e con una famiglia che non sembra riuscire a comprendere chi sia davvero e ciò che ha dentro. Una tematica forte, importante, che viene trattata in modo delicato, riuscendo a far percepire allo spettatore i sentimenti provati da Andrea e il senso di inadeguatezza che lo segue per tutto il film, fatta eccezione quando è con Sara.
Una ricerca del proprio posto nel mondo quella raccontata da L’immensità che, in un perfetto equilibrio tra tematiche forti e importanti e momenti spensierati, riesce a regalare una narrazione in grado di entrare nel cuore dello spettatore, che una volta uscito dalla sala non potrà far altro che ripensare a questo film con un senso di profonda gratitudine per ciò che questo gli ha regalato.
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