La Famiglia Bélier, attualmente in programmazione nelle sale italiane, porta sul grande schermo il mondo della lingua dei segni, fatto di espressioni e movimenti che gli attori hanno dovuto imparare prima di registrare sul set.

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Il regista Eric Lartigau ha chiesto ai protagonisti Louane Emera, Karin Viard e François Damiens di studiare la lingua dei segni con alcuni insegnanti sordi, in modo da poter entrare al meglio nella parte.
Ogni attore ha studiato LSF (la lingua dei segni francese) per quattro/cinque mesi, quattro ore al giorno.
Tutti, tranne il giovanissimo attore che interpreta Quentin, il fratello di Paula. Infatti, Luca Gelberg è realmente sordo, si è immerso per la prima volta nel mondo del cinema con grande curiosità e naturalezza, come un attore navigato.

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Il film capovolge il concetto di diversità, perchè nella famiglia Bélier essere sordi è la normalità. O come dice papà Rodolphe in una delle frasi più belle del film Essere sordi non è un handicap, è un’identità.

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Team World ha dato ai suoi utenti la possibilità di assistere alle anteprime de La Famiglia Bélier in alcune città d’Italia, ecco alcuni tweet di chi ha visto il film:





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