#4 – Le difficoltà sul set

Girare in mezzo al deserto non è stato facile per il cast di “Maze Runner: La Fuga”.

Dylan O’Brien racconta:
“Avevamo tante location e tutte molto difficili. Dovevamo sempre fare le cose velocemente. Giravamo le scene abbastanza in fretta. Quindi è davvero impegnativo fare a passo spedito cose che normalmente esigono più tempo.”

Anche Giancarlo Esposito è della stessa opinione:
“L’ambiente rurale è stato tosto. Specialmente verso la fine, tutte le ambientazioni, dovevamo fare un’ora e mezza d’auto per arrivare sul set, dove mancavano i servizi base che potresti avere quando si gira in una città.
Quindi vieni catapultato in un ambiente che ti dà l’essenza e la sensazione di essere davvero dentro il film. Ma tutto questo ha le sue peculiarità. Eravamo tra le dune, ad Albuquerque, dove ti aspetti un clima caldo. Invece di notte si gelava e non ce lo aspettavamo.

Thomas Brodie-Sangster ha parlato della difficoltà di correre sulle dune:
“C’è stata una volta in cui ho raggiunto la sommità e sono dovuto andare a sedermi per almeno 20 minuti semplicemente per riprendere fiato e riossigenare il cervello. Era difficile correre e vedere che non stavi andando da nessuna parte, quindi dovevi fare molta fatica per spostarti.”

La difficoltà maggiore? Fingere il caldo!
“Quando correvamo restavamo abbastanza caldi, ma in generale è stata dura.”

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