Dopo mesi e mesi di chiusura delle sale causata dall’emergenza Coronavirus, il 26 aprile 2021 i cinema hanno finalmente potuto riaprire, e non potremmo esserne più felici. Perché guardare i film sul grande schermo ci è mancato, eccome se ci è mancato.
Difficile anche stabilire cosa ci è mancato di più, quasi impossibile anzi, perché dopo tutto questo tempo passato a vivere i racconti le storie dei personaggi dal computer o dalla TV, senza muoverci dal divano, diciamocelo, ci ha fatto rimpiangere anche il vicino di poltrona che commenta ad alta voce qualsiasi scena o mangia i popcorn a bocca aperta.
I film in streaming e on demand…una buona alternativa?
Per ovviare all’ostacolo delle sale chiuse, molti film sono infatti usciti direttamente sulle piattaforme digitali o in acquisto/noleggio o in catalogo su Netflix, Prime Video o Disney+ (Quello che tu non vedi, Non mi uccidere e Soul, per citarne alcuni). Non possiamo dire che questa non sia stata un’alternativa utile ed apprezzata, poiché ha permesso a tutti gli appassionati di non rimanere senza novità da guardare, e di rimanere al passo con le uscite perché non se ne accumulassero troppe, inoltre ha tenuto molta compagnia soprattutto nei periodi di lockdown.
Ma non è la stessa cosa…
No, non è la stessa cosa. Guardare i film in streaming, seppur in alta qualità, non è lo stesso che vederli al cinema. Per tantissimi motivi.
…perché il cinema è un luogo speciale…
Il cinema è un luogo speciale, da cui siamo attratti fin da bambini. Da quando andare al cinema la domenica pomeriggio a vedere un cartone era un evento straordinario che aspettavamo tutta la settimana, esaltandoci per i popcorn nell’intervallo ma invidiando i “grandi” con la porzione maxi. Da quando è diventato le prime uscite da soli con gli amici il sabato sera. A quando siamo cresciuti e abbiamo iniziato ad andare allo spettacolo delle 22:00. Da quando “no alle dieci è troppo tardi, domani si lavora, meglio lo spettacolo delle otto”.
…e ci è mancato tantissimo!
Del cinema in questo periodo ci è mancato un po’ tutto. Dalle infinite discussioni con gli amici/familiari su cosa andare a vedere, e l’inventarsi motivazioni degne di un oratore professionista per convincere tutti sulla nostra scelta, al senso di vuoto e/o soddisfazione se il film ci è piaciuto, o di sollievo se non ci è piaciuto, ai commenti nel parcheggio o davanti al cinema.
Tutto quello che succede nel mezzo ci è mancato. Ci è mancato prepararci per uscire, decidendo intanto se mangiare prima o dopo, ci è mancato fare la strada fino al cinema, e sì, dobbiamo dirlo, ci è mancato anche fare la fila in cassa per ritirare i biglietti, che sono quasi sempre o troppo avanti, o troppo indietro, o troppo di lato.
Abbiamo sentito la nostalgia dell’eterna indecisione tra i popcorn e le caramelle, e tra il “se li prendo adesso li finisco prima che inizi! Ma non ho voglia di alzarmi nell’intervallo”.
Siamo rimasti così tanto tempo senza andare al cinema, che abbiamo sentito anche la mancanza delle pubblicità iniziali (no, non dei trailer delle prossime uscite, delle pubblicità). Abbiamo sentito la mancanza della difficoltà dell’essere seduti dietro uno più alto. Di quelli che si alzano per andare in bagno nel bel mezzo del film facendo alzare tutta la fila e proiettando l’ombra sullo schermo. Del rumore dei popcorn sgranocchiati nelle scene di alta tensione, quando stanno tutti in silenzio.
Ma soprattutto, ci è mancata l’emozione di vivere le bellissime storie, i racconti e le emozioni che i film ci trasmettono dal grande schermo, i suoni, le immagini, le battute dei personaggi che riempiono la sala piena di gente che sta vivendo la stessa esperienza, nello stesso momento.
Forse è proprio per questo che quando il cinema Beltrade di Milano ha riaperto e ha trasmesso il film di Nanni Moretti “Caro Diario” alle 6 del mattino, c’era la fila già dalle 5. Ed è proprio per questo che non vedevamo l’ora di tornare in sala, e vogliamo farlo per tutto il resto dell’anno.
Film al cinema da vedere nel 2021: le prossime uscite