Quello che è accaduto sul set del film western Rust ci ha inevitabilmente riportato alla mente la tragica morte di Brandon Lee e Jon-Erik Hexum, orribili precedenti causati dall’uso di pistole caricate a salve.
A ottobre 2021 ha perso la vita, durante le riprese di Rust, la direttrice della fotografia Halyna Hutchins, 42 anni, dopo essere stata colpita da un proiettile di una pistola caricata a salve ed utilizzata dall’attore Alec Baldwin. Purtroppo non è il primo decesso sul set avvenuto con questa modalità, impossibile non ricordare quanto accaduto a Brandon Lee nel 1993 sul set de Il Corvo.
Morte sul set con pistole a salve: Brandon Lee e Jon-Erik Hexum
A soli 28 anni morì, sul set del film il Corvo, Brandon Lee dopo essere stato colpito da una proiettile calibro 44. La pistola avrebbe dovuto essere a salve. La sua morte pare sia dovuta ad una negligenza dello staff addetto alle armi che, invece di comprare proiettili a salve già pronti, ne ha creati utilizzando quelli veri, tecnica che però richiede di privarne innesco e polvere da sparo. Per errore uno dei proiettili non venne privato dell’innesco e, salendo fino a metà canna, ne blocco l’arma. Questo portò poi il proiettile a schizzare fuori dall’arma colpendo a morte Brandon Lee allo stomaco.
Prima di Brandon Lee, a morire sul set, fu l’attore Jon-Erik Hexum. Era il 1984. Sul set del film “Cover Up” l’attore, prendendo una pistola caricata a salve, fece – scherzando – una sorta di roulette russa puntandosi la pistola alla tempia. Il colpo gli fratturò il cranio e l’attore morì dopo 6 giorni.