Dopo lo straordinario weekend di apertura negli USA e un incasso mondiale clamoroso che ad oggi supera già i 200 milioni di dollari, cresce l’attesa per l’uscita in Italia di The Nun – La vocazione del male prevista per giovedì 20 Settembre.

The Nun: trailer e sinossi del film

Il nuovo capitolo della fortunatissima e amata saga horror di The Conjuring – già stato battezzato come il film horror dell’anno e il capitolo più dark della serie – è pronto quindi a terrorizzare anche il pubblico italiano esplorando un altro angolo oscuro dell’universo nato dalla mente dal regista James Wan.

“Uno dei film più spaventosi mai fatti” – Fox TV

Team World ha avuto l’onore di volare in Romania ad assistere per un giorno alle riprese di questo attesissimo film prendendo parte ad una blindatissima set visit estera e assistendo a tutti i dietro le quinte di un film hollywoodiano.

Abbiamo incontrato per voi la giovane protagonista Taissa Farmiga (famosa per la sua partecipazione alla serie TV “American Horror Story”) che nel film interpreta Suor Irene e Demián Bichir (“The Hateful Eight”) nei panni di padre Burke.

Ma non solo attori: tanti i retroscena e le figure che lavorano alla creazione di questo film che ci hanno guidato in questa speciale trasferta. Abbiamo avuto infatti anche la fortuna di parlare con lo sceneggiatore Gary Dauberman e con il regista Corin Hardy.

Ecco alcune delle curiosità che ci hanno raccontato su The Nun.

THE NUN | INTERVISTE E CURIOSITA’ DAL SET

Demián Bichir | Padre Burke

Raccontaci il rapporto di Padre Burke con i demoni.

La lotta contro i demoni è un’esperienza che ti segna, che tu sia un prete o un qualsiasi essere umano. Penso che questa sia una delle cose che amo di più di questa storia: ci riguarda tutti. Tutti noi abbiamo dentro demoni con cui conviviamo in molti modi diversi: alcuni di noi scelgono di affrontarli e altri cercano di cancellarli, sebbene non sia una buona idea. Prima o poi torneranno a tormentarti.

Il genere horror sta diventando sempre più popolare e sempre più persone si appassionano a questo genere di film. Tu sei senza dubbio un attore significativo di questo genere avendo fatto parte di numerosi film.

Prima di tutto, è molto gentile da parte tua, ma, probabilmente suonerà strano ciò che sto per dire: io non penso davvero al genere. Si tratta sempre di un copione e di una storia da raccontare, sia che si tratti di commedia, musical o horror. Sono sempre in cerca di film e personaggi memorabili, da interpretare al massimo delle mie possibilità. Non giri un film horror pensando che sia un horror. Semplicemente, ti immergi nella storia e nei problemi dei personaggi.

Che rapporto hai con la religione?

Non pratico alcuna religione. Ho I miei pensieri e sentimenti a riguardo. Credo in un’energia universale e che Dio l’abbia creata. Ma interpretare questo personaggio ha significato per me rivivere i ricordi che ho di mia nonna e di mia madre, che mi hanno trasmesso la loro fede quando ero bambino. Ricordare le preghiere in latino mi ha aiutato ad entrare in connessione con la storia.

 

Taissa Farmiga | Suor Irene

Che rapporto hai con il genere Horror?

Non mi piace l’horror, ma sul set è un’altra cosa. Puoi interpretare la paura senza davvero sentirla. Ho molta paura del buio, di essere da sola nell’oscurità, ma sono stata brava a lasciare fuori Bonnie (Aarons – l’attrice che interpreta la suora demoniaca ndr.) dai miei pensieri, lasciare lo stress a lavoro e separarlo dalla mia vita. La meditazione mi ha aiutata: bisogna imparare a controllare i pensieri, ma non è per niente facile.

Raccontaci del rapporto fra Suor Irene e Padre Burke. Cosa pensi della figura maschile di Padre Burke in un ambiente femminile come quello del convento?

È interessante. Nel copione, Suor Irene viene richiesta perché è una donna, mentre Padre Burke è un prete e non potrebbe entrare nell’abbazia, che è il luogo più sacro per le suore. Non aver avuto una figura maschile di supporto nella sua vita spinge Suor Irene a non aprirsi subito con Padre Burke, ma impara a fidarsi perché comprende che è una brava persona, molto devota e forte. Formano davvero una bella squadra.

A chi ti sei ispirata per interpretare il personaggio?

Ho guardato “The Nun Story” con Audrey Hepburn, ho impiegato un’ora e mezza per vedere i primi 40 minuti perché continuavo a mettere in pausa per prendere appunti! Ci sono così tanti rituali e regole da imparare.


Gary Dauberman | Sceneggiatore

Ti spaventi mai mentre scrivi le tue storie?

Tendo a lavorare a notte molto tarda e mi spavento molto, ma non so se è per ciò che sto scrivendo. Penso che sia perché non c’è nessuno, c’è una sola luce e sento strani rumori da fuori. Non riesco a scrivere con la musica in sottofondo, purtroppo, quindi è tutto molto silenzioso, tranne che per i rumori fastidiosi che mi terrorizzano. Forse la musica li potrebbe sovrastare, potrebbe essere la cosa migliore per me. Il momento in cui mi spavento davvero è quando faccio ricerche online ed entro in un tunnel di strani video YouTube o immagini Google. Specialmente per questo film, ho trovato un mucchio di reliquie conservate in una chiesa da qualche parte in Italia. Solo vedere queste cose, sapere che esistono davvero lì fuori, mi spaventa a morte.

Quali sono state le tue fonti di ispirazione per questa storia?

Mi viene in mente Castelvania, so che piace molto anche a James, quindi ne abbiamo parlato molto. Abbiamo discusso dei film horror della Hammer, dell’atmosfera cupa. Raiders è stato una grande influenza per me, nella scrittura di questo film, perché è davvero un film su una missione. Al prete e alla suora protagonisti vengono assegnati dei compiti. Non è il solito “Hey, ci trasferiremo in un castello e succederà qualcosa di strano”, i protagonisti sanno già cosa succederà quando arriveranno lì, perciò è molto meglio! Il pubblico si prenderà gli spaventi più grandi un po’ prima del previsto, non bisognerà rallentare l’azione più di tanto, si divertiranno già da subito!

Quali sono secondo te le ragioni del successo di questa saga?

In un certo senso, io credo che queste storie siano basate sulla credibilità, che è il motivo per cui mi piacciono gli horror come questi. Io credo in queste cose. È più divertente pensare che esistano: il male, le forze demoniache, il diavolo. Se esiste il suo contrario, esiste anche il bene. In tanti film del genere, il bene è rappresentato dagli eroi, perciò si gioca tutto sul bene contro il male, il paradiso contro l’inferno.


Corin Hardy | Regista

È vero che avete ricevuto la benedizione di un prete durante le riprese?

Sì, è stato un giorno interessante perché stavamo filmando nel castello, ovviamente cercando di non disturbare gli spiriti maligni e non avere incidenti. Poi abbiamo ricevuto questa favolosa benedizione da questo prete con l’acqua benedetta, che mi è andata addosso e mi è entrata addirittura negli occhi. Così ho pensato “Ok, per fortuna sono salvo” e gli ho chiesto: “Padre, grazie per averci benedetti. Ora siamo salvi da ogni male?”. Lui mi ha guardato negli occhi molto seriamente e mi ha detto: “Sei salvo se credi e hai fede”. Mi sono chiesto se fossi davvero salvo.

THE NUN – LA VOCAZIONE DEL MALE | TRAILER

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