Gli attori e il regista di The Suicide Squad – Missione Suicida hanno raccontato la loro esperienza sul set del decimo capitolo del DC Extended Universe, dal 5 agosto 2021 in tutte le sale e dal 2 agosto in anteprima.

L’unica speranza per salvare il mondo è un gruppo di supercattivi: cosa potrebbe andare storto?

Dallo sceneggiatore / regista James Gunn, arriva l’avventura d’azione di supereroi della Warner Bros. Pictures, The Suicide Squad – Missione Suicida, con lo schieramento dei delinquenti più degenerati della DC.

Nel cast del film, tra i tanti, Margot Robbie, Idris Elba, John Cena, Joel Kinnaman, Jai Courtney, Peter Capaldi, David Dastmalchian, Daniela Melchior, Michael Rooker, Alice Braga.

Intervista al cast di Suicide Squad – Missione Suicida

Team World ha avuto il privilegio di partecipare alla press conference del film con cast e regista presenti, ecco di seguito gli interventi più interessanti emersi nel corso dell’evento:

[Per James Gunn] – Sei conosciuto per il modo in cui scegli i personaggi dei fumetti più tenebrosi per poi farli diventare i preferiti dei fan. Come scegli esattamente i personaggi ai quali decidi di dare vita sullo schermo?

James: Be’, li ho scelti tutti per ragioni molto diverse tra loro. Sapevo la storia che volevo raccontare e ci sono personaggi come Harley che volevo assolutamente utilizzare, così come Boomer. Poi, volevo davvero inserire uno dei super-cattivi dei Sette di Salem e, scrivendo sulla barra di ricerca di google “qual è il super-cattivo più stupido di tutti i tempi?”, spuntava Polka-Dot Man sempre tra i primi. Mi piacciono i ratti quindi non ho potuto non scegliere Ratcatcher. O, ancora, ho pensato a Bloodsport per molto tempo dato che volevo lavorare con Idris. È stato diverso per ogni personaggio.

The Suicide Squad

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[Per Margot Robbie] – Quali sono i tratti che non vedevi l’ora di mettere in scena ed esplorare in questa nuova avventura?

Margot: Ho amato impersonare Harley con la mentalità da “single e pronta a divertirsi”, non l’avevo mai interpretata in una versione del genere. Harley è sempre stata o impegnata con Mr. Joker o appena uscita dalla loro relazione. James ha introdotto una serie di potenziali interessi amorosi interessanti all’interno del film. Non finiscono sempre bene ovviamente, ma è stato abbastanza divertente. Inoltre, ho amato interpretare Harley in missione. Ogni volta che è in un nuovo gruppo succede qualcosa di strano perché reagisce in modo diverso in base a chi sono i suoi compagni. Non vedevo l’ora di scoprire come avrebbe lavorato il gruppo e di percepire l’energia che ciascuno avrebbe portato.

[Per John Cena e Idris Elba] – La competizione tra Peacemaker e Bloodsport è una delle parti più divertenti all’interno del film, com’è stato per voi lavorare alle dinamiche tra i vostri personaggi?

Idris: è stata davvero una bella esperienza. È una di quelle cose che si sono sviluppate leggendo la sceneggiatura. Si possono notare il legame genuino tra me, John e James, e la spontaneità delle dinamiche del gruppo. John e io abbiamo dovuto far risaltare i nostri personaggi sullo schermo, ne ho amato ogni momento.

John: Lo stesso vale per me. Se guardate ai personaggi che ci sono qui, il cast scelto da James è davvero pazzesco. Tutti hanno delle personalità distinte e definite tranne Bloodsport e Peacemaker, che hanno invece le stesse capacità. È questa la ragione che li spinge a dare il massimo durante la missione, vogliono davvero battersi per quella posizione. Penso che i supereroi non abbiano bisogno di competere tra loro dato che hanno delle caratteristiche definite, mentre per Bloodsport e Peacemaker è un processo e questo permette che ci siano diversi momenti teneri.

[Per Daniela Melchior] – Com’è stato dare vita al tuo personaggio? E, da attrice portoghese in un importante film americano, com’è stato per te lavorare con un cast così incredibile per rappresentare una storia fumettistica leggendaria?

Daniela: Ho dovuto fare finta di non essere la loro più grande fan. Fingevo fosse solo un tipico giorno lavorativo, ma durante la giornata continuavo a guardarli. Per quanto riguarda Ratcatcher, invece, ero davvero felice che James mi avesse lasciata libera e di non dover far riferimento ad alcun personaggio preesistente. È stato interessante lavorare ad un super-cattivo che fa tutto per la prima volta. Non sa come uccidere, come lottare o fare altro anche perché non vuole. Ha un grande cuore. È stato davvero interessante perché era la sua prima missione e spero non sarà l’ultima.

[Per Pete Davidson] – Tra tutti, chi pensi abbia il peggior potere o la peggiore abilità?

Pete: Probabilmente io perché non ho veri e propri poteri. Ho solo delle pistole attaccate al petto. Nonostante ciò, mi sono davvero divertito perché mi è stata data la possibilità di prendere le pistole. Tipicamente, quando sono sul set, portano via i giochi perché mi piace giocarci.

[Per Sylvester Stallone] – Hai già interpretato diversi personaggi d’animazione in passato, com’è stato impersonare Re Squalo in azione e perché è stato diverso? Hai chiesto qualche consiglio ai tuoi colleghi di Guardiani della Galassia, Vin Diesel e Bradley Cooper?

Sylvester: La risposta alla seconda domanda è no. Inoltre, non sono un grande fan del pesce quindi quando mi hanno offerto di interpretare questo ruolo mi sono detto “oh, ci sto, come farò ad affrontarlo?”. Avrei preferito interpretare una cernia, ma mi accontento.

[Per Charles Roven, Peter Safran e James Gunn] – Dal vostro punto di vista, ci sono stati momenti in cui vi siete detti: “Oddio, tutto questo è pura follia, non lo dimenticherò mai”?

James: Mi sono sentito così tutto il tempo. Non riesco a credere di essere riuscito a mantenere la stessa idea fin dall’inizio, da quando ne ho parlato per la prima volta con i ragazzi della Warner, Peter e Charles, fino alla fine. Sapevo che tutti avevano molta fiducia in me e sentivo la responsabilità della libertà che mi era stata data. Per lo stesso motivo, però, ho anche deciso di non seguire la tipica struttura a tre atti e ho preferito rischiare. Il pubblico rischia di annoiarsi se gli si presenta sempre la stessa struttura.

Peter e Charles, voi cosa ne pensate?

Peter: Dopo che James ci ha spiegato la prima volta che uno dei personaggi principali sarebbe stata una stella marina rosa di 60 metri non ci ha potuti sorprendere più nulla, il resto sembra quasi normale.

Charles: Penso che la parte migliore sia stata la costante crescita verso lo stupore. James aveva chiaro come voleva eseguire la sceneggiatura, è stata una continua crescita di meraviglia e difficoltà. È stata davvero un’esperienza fantastica.

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