Sono molte le domande che ci stiamo ponendo con l’arrivo imminente della fine dell’anno scolastico 2019/2020. Tra queste c’è quella riguardante le ammissioni con insufficienze alle classi successive per i bambini e i ragazzi delle scuole primarie e medie.
Nella bozze dell’ordinanza ministeriale emessa dal MIUR (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca) si fa riferimento a un piano di apprendimento individualizzato pensato appositamente per gli studenti che presentano una o più insufficienze alla fine dell’anno scolastico 2019/2020. Continua a leggere per scoprire cos’è, come funziona e chi lo redige.
Cos’è il piano di apprendimento individualizzato
Si parla di piano di apprendimento individualizzato all’interno della bozza dell’ordinanza ministeriale emanata dal MIUR. Ricordiamo che questa potrebbe subire modifiche nel corso dei prossimi giorni, con l’arrivo dell’ordinanza definitiva, in quanto non è ancora stata sottoposta al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
Nella bozza, viene fatto riferimento alle valutazioni riguardanti gli studenti del primo ciclo di apprendimento, ovvero le scuole primarie e medie. Secondo quanto stabilito nella bozza dell’ordinanza ministeriale, gli studenti con una o più insufficienze possono essere ammessi alla classe successiva, ma tali insufficienze devono essere segnalate all’interno del verbale dello scrutinio e del documento di valutazione. Questo vale anche per gli studenti delle classi terminali che passano dalla scuola primaria e secondaria di primo grado alla prima media o al primo liceo. La bocciatura è prevista solo qualora i docenti non fossero in possesso di sufficienti elementi di valutazione, a meno che questa mancanza non sia dovuta a difficoltà dello studente legate allo svolgimento della didattica a distanza (ecco cosa significa didattica a distanza).
Per tutti questi studenti, ammessi alla classe successiva con una o più insufficienze, è previsto un piano di apprendimento individualizzato, mirato a recuperare i suddetti argomenti all’inizio dell’anno scolastico 2020/2021.
Come funziona il piano di apprendimento individualizzato
Ecco quali sono le attività prevista dal piano di apprendimento individualizzato che avranno inizio dal 1° settembre 2020 e potranno proseguire per tutto l’anno scolastico 2020/2021, in caso di necessità e dovranno essere svolte in autonomia:
- Attività didattica ordinaria,
- Attività integrative, se necessario, al primo trimestre o quadrimestre,
- Iniziative progettuali, svolte a sostegno dell’apprendimento.
Chi redige il piano di apprendimento individualizzato
A redigere il piano di apprendimento individualizzato saranno i docenti o il consiglio di classe, che andranno ad indicare all’interno del documento, gli obiettivi da conseguire o consolidare per ogni materia in cui lo studente è stato ritenuto insufficiente.
Una volta completato, questo documento viene allegato alla valutazione finale e, in caso di passaggio alla scuola media o superiore o di trasferimento dell’alunno in un altro istituto, viene inviato alla nuova istituzione insieme al documento di valutazione finale sopracitato.
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