Nel corso della conferenza stampa del 25 ottobre, Giuseppe Conte ha fatto il punto della situazione ed ha esposto le ulteriori misure restrittive contenute nel nuovo Dpcm. Il provvedimento resterà in vigore fino al 24 novembre.

Decreti che si susseguono uno dietro l’altro: dopo i Dpcm del 13 ottobre e del 18 ottobre, il 25 ottobre è attivato un nuovo Dpcm, il 22° dall’inizio della pandemia, contenente una forte stretta per ristoranti e locali, nonché la chiusura delle attività non ritenute indispensabili. Decisione diventata inevitabile dopo i quasi 20mila contagi registrati il 24 ottobre in Italia e i 151 morti.

Conte ha firmato il nuovo Dpcm entrato in vigore il 26 ottobre fino al 24 novembre.

Dpcm 25 ottobre 2020 orario

Il nuovo Dpcm è stato presentato domenica 25 ottobre 2020 alle ore 13:30. Per rivedere la diretta della conferenza stampa di Conte clicca qui.

Dpcm 25 ottobre 2020: testo

Leggi il testo del Dpcm in Gazzetta Ufficiale.

Dpcm 25 ottobre 2020 anticipazioni: conferme ufficiali

Ecco le anticipazioni confermate nel testo del nuovo Dpcm:

Ristorazione e movida

  • dal 26 ottobre chiusura bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie alle ore 18:00.
  • le persone massime consentite al tavolo passano da 6 a 4;
  • vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico;
  • resta consentito l’asporto fino a mezzanotte e la consegna a domicilio;

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Feste private 

  • vietate feste private al chiuso e all’aperto, incluse feste conseguenti alle cerimonie civili e religiose;
  • sconsigliato ospitare persone non conviventi.

Chiusure

  • chiudono cinema, teatri, sale da concerto, sale bingo gioco e scommesse, palestre, piscine, centri termali, centri benessere. Chiudono anche i parchi di divertimento e tematici;
  • restano invece aperti i musei.

Spostamenti

  • sconsigliati (ma NON VIETATI) spostamenti non necessari: «È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi».

Scuole

  • nelle superiori 75% di didattica a distanza e 25% in presenza
  • l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo d’istruzione (materna, elementari e medie) e dei servizi educativi per l’infanzia continuerà a svolgersi in presenza.
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