Se ti stai chiedendo cosa significa queerbaiting, sappi che è un termine utilizzato per indicare l’intenzione di attirare il pubblico LGBT+ alludendo – per esempio – alla possibile rappresentazione di una coppia omosessuale all’interno di un prodotto d’intrattenimento, senza però mostrarla davvero. Oppure avere atteggiamenti o un abbigliamento che strizzano l’occhio alla comunità LGBTQ+ senza farne però effettivamente parte.

Si parla spesso di queerbaiting nell’ambito di serie TV e film quando, registi, produttori e/o attori fanno battute o danno anticipazioni velate su possibili relazioni tra personaggi dello stesso sesso, ma senza rendere la relazione effettiva e chiara agli occhi dello spettatore.

Questa pratica viene utilizzata più di quanto pensi: ci sono serie TV dove, magari in corrispondenza di cali di ascolti, due personaggi dello stesso sesso finisco per baciarsi anche se poi non succede nulla tra i due, e quel bacio rimane una parentesi spesso del tutto inutile. Si parla di queerbaiting anche quando artisti rilasciano brani dove ci sono riferimenti velati (o espliciti) con l’intento di attirare un certo pubblico, ma senza rappresentarlo veramente. Stesso discorso vale per chi assume atteggiamenti o indossa abiti che strizzano l’occhio ad una community di cui non fanno parte, con il mero scopo di attirare la loro attenzione e simpatia.

Cosa vuol dire queerbaiting

Il queerbaiting è una tecnica di marketing molto diffusa, soprattutto nell’industria dell’intrattenimento, in pieno stile captatio benevolentiae, ossia con lo scopo di accattivarsi la simpatia del pubblico LGBTQ+ ma al tempo stesso non scontentare la fazione di pubblico “tradizionalista”. In che modo?

Facendo pensare che in una serie – per esempio – ci sarà una storia d’amore tra due personaggi dello stesso sesso, senza però concretizzare effettivamente il legame. Oppure facendo intendere l’orientamento sessuale di un personaggio, senza però rendere tale informazione un evento di rilievo nella trama. Oppure creando falsi rumours su presunte simpatie tra attori (dello stesso sesso) del cast. Insomma il queerbaiting è una pratica subdola, più di immagine che di sostanza.

Il perché è vista negativamente è molto semplice: si vuole dare un senso di inclusività, quando nel concreto non è così. Questa pratica non rispetta la comunità LGBTQ+ negandole una degna e giusta rappresentazione in film, serie TV, spot e in qualsiasi forma d’intrattenimento.

C’è però un altro aspetto da considerare: se da un lato il queer baiting è puramente una strategia per accaparrare consensi, dall’altro artisti e gruppi hanno tutto il diritto di non sentire il bisogno di essere incasellati in etichette, sentendosi quindi liberi di adottare un abbigliamento o un atteggiamento libero che va al di là del proprio orientamento sessuale. Purtroppo però la linea tra opportunismo e opportunità è molto sottile…

Queerbaiting traduzione

La traduzione in italiano del termine è “adescamento di persona queer”.

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