Se ti stai chiedendo cosa significa R0 (erre zero), sappi che è valore che, in epidemiologia, indica il tasso di contagiosità di un virus.
Il poche parole è un valore che fornisce la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva. Continua a leggere per scoprire perché è importante monitorarlo durante la Fase 2 del Coronavirus.
Cosa significa R0
L’R0 è un parametro molto importante quando è in corso l’epidemia di una malattia infettiva in quanto indica il numero medio di infezioni secondarie trasmesse da ogni singolo individuo infetto all’interno di una popolazione venuta a contatto con un nuovo virus.
R0 indica quindi la misura potenziale di trasmissibilità di una malattia infettiva.
Per esempio se l’R0 di una malattia infettiva è 2, significa che in media un soggetto malato infetterà due persone. Più è maggiore il valore di R0 più grave è l’epidemia, in quanto il contagio sarà più elevato.
La Fase 2 – iniziata in Italia il 4 maggio 2020 – è stata avviata nel momento in cui l’indice R0 per il Coronavirus è sceso sotto al valore 1. Questo dato ha permesso al Governo di riprendere pian piano le attività del Paese, allentando quindi le misure restrittive.
Il valore dell’R0 viene costantemente monitorato a livello Regionale: più alto è il valore potenziale di trasmissibilità, maggiore è il rischio di diffusione della pandemia.
Nella fase iniziale del contagio, il Coronavirus Covid-19 aveva un R0 molto alto, compreso nella fascia che va dall’1,4 al 3,8: un malato poteva infettare circa 4 persone.
Maggiori dettagli sull’R0 sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.