Alice Pagani racconta “Ophelia”, il suo romanzo d’esordio – a qualche settimana dall’uscita del suo romanzo, Alice Pagani ha incontrato virtualmente alcuni lettori per parlare della storia, della sua protagonista e degli altri personaggi che è possibile incontrare tra le pagine di Ophelia.
È arrivato lo scorso 4 maggio, in tutte le librerie fisiche e online italiane, il primo romanzo di Alice Pagani, attrice italiana nota per aver interpretato il ruolo di Ludovica nella serie Netflix BABY e quello di Mirta nel film di Andrea De Sica, Non mi uccidere. Edito da Mondadori Electa, Ophelia è un’incredibile racconto di formazione, che porta tra le pagine la storia di Ophelia, la giovane protagonista.
Alice Pagani racconta Ophelia, il suo primo romanzo
A tre settimane dall’uscita del suo romanzo in tutte le librerie italiane, Alice Pagani ha incontrato virtualmente alcuni lettori per raccontare il suo primo libro e rispondere a qualche domanda e curiosità.
Durante l’incontro, tenutosi nella giornata del 24 maggio, Alice Pagani si è mostrata molto emozionata ed entusiasta di poter parlare del suo romanzo con i lettori presenti, e sentire le loro impressioni.
Il modo in cui Alice parla del suo libro fa intuire sin da subito quanto di lei abbia messo nelle pagine, e ciò che ha voluto trasmettere scrivendo le vicende di Ophelia, un personaggio che l’autrice ha portato con sé per diverso tempo e che è in grado di mettere il lettore a dura prova, in quanto non vuole compiacere ma, al contrario, risulta a tratti anche provocatorio. Ophelia, infatti, cerca sempre di andare in fondo ai suoi limiti, senza mai fermarsi davanti agli ostacoli che la vita le mette davanti, e le scelte e le azioni che compie sono spesso in grado di spiazzare il lettore.
Quando Alice ha cominciato a scrivere si è domandata cosa volesse raccontare con la storia di Ophelia e ha capito sin da subito di voler portare tra le pagine una storia di formazione, per dare ai lettori delle risposte, proprio come alcuni libri sono stati in grado di fare con lei.
Inoltre, Alice Pagani ha raccontato alcune curiosità sulla stesura del suo romanzo, svelando ai lettori presenti che tutta la storia è partita dal prologo, che porta tra le pagine uno stile molto più gotico rispetto al resto del racconto, e che la sua scrittura è cresciuta pagina dopo pagina, permettendole di trovare un suo metodo. Per aiutarsi nella stesura della storia ed entrare nelle emozioni, Alice si è aiutata con la musica, attingendo al metodo utilizzato nella recitazione. La recitazione, infatti, ha influenzato particolarmente il suo romanzo, non solo nell’uso della musica, ma anche perché la lettura delle diverse sceneggiature di fronte alle quali si è trovata nel corso degli anni le ha permesso di semplificare il linguaggio. Nonostante, comunque, Alice abbia immaginato Ophelia anche come un personaggio cinematografico, ha raccontato ai lettori che non riuscirebbe a pensarla interpretata da lei.
Riguardo ai personaggi della storia, Alice ha affermato che ognuno di loro rappresenta una sua diversa paura, e che quello che ha avuto il maggior impatto sulla vita di Ophelia è stato sicuramente il personaggio della mamma: la figura con la quale la protagonista ha il legame più forte, seppur non verbale. Tutto ciò che Ophelia fa dall’inizio alla fine del romanzo, infatti, è pensato per non deludere la sua mamma.
Per quanto riguarda invece Ophelia, un personaggio imperfetto, che deve lottare per riuscire ad avere la sua opportunità, sono numerose le cose che la accomunano alla scrittrice del romanzo, che ha attinto alle sue abitudini per riuscire a renderlo reale, come ad esempio nell’amore per la musica, i tarocchi (Alice ha raccontato di aver iniziato a studiare i tarocchi in quarantena, stesso periodo in cui ha lavorato alla stesura del romanzo) e nelle diverse lettere che Ophelia scrive nel corso del libro.
Infine, Alice Pagani ha affermato che, se potesse dare un consiglio alla sua protagonista, sarebbe quello di essere meno caotica.
Nel corso dell’incontro, Alice si è aperta con i lettori, sempre con un sorriso sulle labbra, permettendo loro di entrare maggiormente in una storia che, con la sua originalità e la voglia di portare tra le pagine qualcosa di autentico, risulta indimenticabile.
La trama di Ophelia di Alice Pagani
Ecco la sinossi ufficiale di Ophelia di Alice Pagani:
Il mondo in cui Ophelia ha trovato rifugio è molto più grande della penombra della stanza in cui trascorre le giornate, provando a indovinare la realtà oltre «l’intermittenza delle tapparelle». Il mondo di Ophelia è molto più grande dei campi attraversati di corsa per arrivare fino alle vecchie case sospese sopra il dirupo, dalle cui finestre si affaccia la gente sopravvissuta ai terremoti; oppure fino alla fermata dell’autobus che scivolando lento sulla «strada del sale» oltrepassa il confine della campagna mal coltivata. Il mondo di Ophelia è più grande del mare. Così, ascoltando il suono delle onde che «intonano il battito cardiaco del pianeta», un giorno Ophelia decide di andarsene. Di provare a inseguire quel bagliore che le è sembrato d’intravedere in fondo al pozzo d’ombra in cui vive la sua vita. Una corsa più lunga delle altre, al termine della quale Ophelia si ritroverà, non senza aver dovuto seppellire molte lacrime, a racchiudere tra le mani la luce accecante dei suoi sogni. Alice Pagani, giovane stella del cinema italiano, esordisce nel mondo della narrativa dando vita a una moderna favola nera, aspra e incantevole, che celebra l’immaginario di un’intera generazione, un racconto di formazione sorprendente.
Scopri qui tutto su Ophelia di Alice Pagani.