Giovanni Arena quel treno per Inverness

Quel treno per Inverness è il titolo del primo romanzo di Giovanni Arena: colui che, con ogni probabilità, attraverso i suoi video ti ha fatto scoprire angoli della tua città che nemmeno conoscevi o che hai sempre visto, ma mai guardato veramente. Quel Giovanni Arena che ti ha fatto (più volte) venire la voglia di uscire di casa e salire sul primo aereo o provare insolite esperienze, come quella di dormire nel B&B più piccolo d’Europa.

Ma non è di quel Giovanni che oggi ti vogliamo parlare.

Classe 1995 di Vibo Valentia ma cresciuto in un piccolo paese vicino a Tropea, Giovanni Arena ha fatto un viaggio di 216 pagine: ha scritto il suo primo romanzo, Quel treno per Inverness, disponibile dal 28 giugno.

George Whitman diceva che “avere a che fare con i libri significa avere a che fare con la Vita” e noi, che abbiamo avuto il piacere di leggere Quel treno per Inverness in anteprima, confermiamo che ogni pagina – ogni singola pagina del romanzo di Arena – trasuda Verità. A tratti è un pungente specchio della Vita di tanti di noi.

Sarà che Giovanni è laureato in Psicologia, sarà che ha una sensibilità spiccata, sarà quel che sarà, ma in quelle 216 pagine – fidati – si parla anche di Te.

Date firmacopie Quel treno per Inverness

Giovanni Arena in libreria con Quel treno per Inverness

In attesa di scoprire la storia raccontata nel libro – che uscirà il 28 giugno in tutte le librerie – ecco cosa ci ha svelato Giovanni sul suo primo romanzo.

“Quel treno per Inverness”, non è solo il titolo del tuo primo romanzo, ma è anche quello del tuo primo viaggio “su carta”, come è nata l’idea di scrivere questa storia?

L’idea di raccontare una storia non poteva che venirmi durante un viaggio: ero in Scozia e più precisamente a Inverness, capitale delle Highlands. Ricordo che il mio sguardo era a filo con le acque di Loch Ness, la mia mente era silenziosa come le aspre montagne che circondano il lago. C’è chi da decenni spera che da lì emerga Nessie, per me – da quelle profonde acque – è emersa la voglia di scrivere un racconto. Sarà che Inverness è stata più che una tappa, una cura. Più che una meta, una destinazione. Ma mai come in quel momento, ho sentito la voglia di prendere carta e penna e raccontare, raccontare e raccontare.

Quanto c’è del Giovanni Arena che tutti noi conosciamo sui social, nel libro?

Chi mi segue sui social ritroverà tra le pagine del libro il mio modo di raccontare: mi piace essere diretto, sincero. Mi piace puntare i riflettori su quello che vale la pena di essere condiviso e soprattutto notato. Ovviamente trattandosi di un romanzo, ho potuto dare più respiro a tematiche per me molto importanti come quello dell’acne e dell’insicurezza che ne consegue, dei rapporti (troppo) spesso vissuti con superficialità; c’è inoltre il tema della terapia e, ovviamente, il filo conduttore è il viaggio attraverso luoghi e città che ho realmente visitato.

“Quel treno per Inverness” parla di due viaggi quasi paralleli: quello in giro per l’Europa e quello che il protagonista affronta con se stesso. Pensi che quello interiore sarebbe stato così anche se il Giovanni del racconto non fosse mai fisicamente partito?

Inverness è stato uno dei miei tanti viaggi in solitaria e – come detto – è lì che è nata la voglia e l’idea di scrivere questo romanzo. Per me viaggiare – in momenti alterni – è stata cura, fuga, rinascita, scoperta. Ogni treno che ho preso (e perso), ogni volo, ogni persona incontrata (e con la quale, con ogni probabilità, mi sono confidato), mi ha lasciato qualcosa di indelebile. È come se il mio cuore fosse un sorta di passaporto con tutti i timbri dei luoghi visitati. Questo viaggio nel viaggio è anche il fulcro di “Quel treno per Inverness”: la storia e la crescita dei personaggi sarebbe stata molto diversa se non ci fosse stato come sfondo un viaggio per l’Europa.

L’uscita del libro è anticipata da un book-trailer: un assaggio di quello che i lettori troveranno in “Quel treno per Inverness”. Com’è nata l’idea?

Io sono una di quelle persone che, quando entra in una libreria, solleva il libro e lo gira immediatamente per leggere la quarta di copertina: per me la parte che viene tenuta nascosta è in realtà la più preziosa perché è quella che, nella maggior parte dei casi, condiziona il mio acquisto. Quasi sempre però resto con la voglia di saperne di più o di sapere meglio quello che mi viene anticipato.

Il book trailer ha lo scopo quindi di comunicare in modo più immediato quello che ho racchiuso nel mio libro.

 

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Qual è il tuo capitolo preferito e perché?

Il romanzo si apre con una frase – Partirono in tre per un viaggio ma tornarono in due – che tormenterà il lettore fino al Capitolo 15, il mio preferito. È li che verrà svelato il mistero. Quando l’ho scritto avevo il cuore che mi batteva forte. Non è stato facile. È speciale per me, molto.

Il protagonista del libro si chiama Giovanni, ma è un’autobiografia?

No non è un’autobiografia. “Quel treno per Inverness” è un romanzo che racconta la storia di personaggi inventati nati sulle sponde del lago di Loch Ness e tra le stradine della città di Inverness. L’ho chiamato come me perché anche lui – il protagonista – è un viaggiatore: mi piaceva l’idea di potermi relazionare con lui chiamandolo Giovanni.

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Quel treno per Inverness
  • Arena, Giovanni(Autore)

“Quel treno per Inverness” di Giovanni Arena ti aspetta il libreria dal 28 giugno 2022, anche in formato Kindle e Ebook. Trovi il romanzo anche su Team World Shop.

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