La parola car sharing viene dall’inglese e significa “condividere la macchina”. In un certo qual senso, se in famiglia avete una sola auto e la usate sia voi che vostro fratello o i vostri genitori, questo è letteralmente un car sharing. Oggigiorno con “car sharing”, si intende un servizio di noleggio auto per breve termine, fatto attraverso l’App car sharing delle società iscritte al programma.
Il car sharing non è comunque il car pooling, che funziona diversamente. Per quest’ultimo, sempre attraverso un’App, si condivide l’auto con altri che devono affrontare lo stesso percorso di viaggio, dividendo le spese.
Il car sharing nasce negli anni ‘80 in Svizzera, per motivi fondamentalmente ambientalisti, per ridurre cioè il numero di auto in circolazione e quindi lo smog. Da lì si è molto diffuso in Nord Europa e anche in alcune parti degli Stati Uniti. In Italia ha conosciuto un boom solo recentemente, ma sempre più italiani lo preferiscono alla classica auto di proprietà. Vediamo allora come funziona il car sharing e quali sono i suoi vantaggi.
Come funziona e quanto costa il car sharing
Attualmente in Italia ci sono circa una dozzina di città in cui è attivo un servizio di car sharing, tra cui Roma, Milano, Torino, Genova, Savona, Firenze, Palermo, Catania etc. L’elenco completo, però, è in continuo divenire poiché, dato il successo riscontrato, è probabile che il car sharing coinvolgerà a breve sempre più centri, anche piccoli.
Il servizio è offerto sia da compagnie private che da joint venture con enti pubblici. In Italia operano già diverse aziende, alcune facendosi concorrenza nelle stesse città e offrendo, oltre alle macchine, anche furgoncini da “condividere”. Qualsiasi sia la compagnia, il processo di funzionamento del car sharing è sempre lo stesso.
Come iscriversi a car sharing
Innanzitutto, bisogna registrarsi sul sito e scaricare l’App del car sharing scelto. Nella registrazione ti verranno chieste le informazioni personali e, ovviamente, la patente necessaria per guidare, poiché non è possibile usufruire del car sharing senza patente o se sei neopatentato.
Quando avrai bisogno di un’auto, dovrai aprire l’App e vedere quali sono i veicoli disponibili nella tua area e riservarne uno. Da quel momento avrai un tempo limitato (in genere 30 minuti) per recarti a prendere la vettura, altrimenti la tua prenotazione scadrà.
Una volta raggiunto il veicolo, non dovrai far altro che avvicinare il tuo cellulare a un sensore posto sul parabrezza, per fare in modo che il sistema riconosca la tua prenotazione e che le porte si aprano.
All’interno dell’auto troverai le chiavi e, in alcuni casi, dovrai inserire un codice di sicurezza che ti sarà inviato. A questo punto non resta che guidare e andare verso la propria meta!
Una differenza importante tra i servizi di car sharing, riguarda dove puoi lasciare la macchina alla fine della prenotazione. Alcune compagnie, infatti, prevedono che l’auto possa essere lasciata solo in appositi spazi (quelle che offrono auto elettriche per esempio, vogliono che ritornino vicino alle colonnine per ricaricarle). Altre compagnie, invece, ti permettono di lasciarle dove vuoi all’interno di una certa area geografica.
Tariffe car sharing
Come abbiamo accennato, sono diverse le compagnie che offrono il car sharing, spesso anche nella stessa città. A tal proposito, vediamo quali sono i fattori che variano il costo del car sharing da azienda ad azienda.
Alcune compagnie, per esempio, prevedono un costo una tantum all’iscrizione del servizio che, comunque, non supera i dieci euro. L’utilizzo del veicolo può, invece, avere un costo basato sul tempo di utilizzo o sui chilometri percorsi, oppure su una combinazione delle due.
Per esempio, alcune compagnie fanno pagare al minuto (dai 10 ai 25 centesimi al minuto), per cui se utilizzi la macchina per dieci minuti paghi tra un euro e i 2 euro e 50, in base all’azienda scelta.
Altre fanno pagare un certo numero di centesimi a chilometro percorso, altre ancora, infine, fanno pagare al minuto fino a un certo numero di chilometri, dopodiché pagherai per ogni chilometro percorso dopo quella soglia (così se rimani imbottigliato nel traffico, paghi un po’ meno).
Il pagamento avviene direttamente tramite carta di credito o bancomat, legato al tuo account nell’App.
Quando conviene il car sharing
I vantaggi del car sharing sono abbastanza evidenti: oltre a inquinare meno, perché riduce il numero di auto in circolazione e il traffico conseguente, costa molto meno. Se opti per il car sharing non avrai costi di assicurazione della macchina, non dovrai pagare il bollo auto e non dovrai preoccuparti della manutenzione del veicolo.
Inoltre, non dovete trovare un parcheggio dove lasciare l’auto di sera quando tornate a casa. Ma i vantaggi non si riducono a questo. Le auto del car sharing, infatti, possono entrare nelle zone a traffico limitato, possono circolare anche nei giorni di blocco del traffico, adoperare le corsie preferenziali e parcheggiare nelle strisce blu, senza dover pagare il parcheggio. Alcune compagnie, inoltre, offrono il car sharing gratuito di notte, se a utilizzare l’auto è una donna. Questo al fine di far sentire le donne più sicure e libere di circolare in città anche di notte. Vediamo invece come funziona per la benzina.
Chi fa benzina per le auto del car sharing
Che tu ci creda o no, nel car sharing, chi fa benzina puoi essere tu, gratuitamente. Anzi farla vi dà spesso diritto a bonus e sconti.
In pratica quando utilizzi queste auto in condivisione dovresti già trovare la benzina per il tuo viaggio in città. Tuttavia, se non ci fosse abbastanza benzina o semplicemente ti trovi a passare per una stazione di servizio, troverai nella stessa auto una card che ti permetterà di fare rifornimento, senza dover mettere mano al portafogli. Questo semplice atto ti verrà però ricompensato con tempo o chilometri extra gratuiti per il servizio di car sharing.