Sempre più persone diventano vegetariane. Quella che potrebbe sembrare una semplice preferenza alimentare, è in verità una scelta di vita radicale. Spesso i vegetariani vengono fraintesi, se non addirittura mal visti, da chi non capisce i motivi che stanno alla base di una tale decisione.

Essere vegetariani significa decidere di eliminare completamente dalla propria dieta le proteine animali. Inoltre, anche se non ci fai caso, tantissimi alimenti contengono grassi animali tra i loro ingredienti, costringendo i vegetariani a rinunciare a tanti cibi che, a prima vista, non sembrano contenere carne.

Perciò abbiamo pensato di scrivere un breve articolo informativo che aiuti sia chi sta pensando di diventare vegetariano, sia chi vorrebbe capire questo mondo e questa filosofia alimentare. Di seguito riporteremo i motivi per cui si diventa vegetariani, e la dieta da seguire per mantenere un’alimentazione sana, rinunciando alla carne e al pesce.

Perché si diventa vegetariani

La scelta di non mangiare carne e pesce può dipendere da più di una ragione. In generale, possiamo dire che si diventa vegetariani per 3 motivi:

  • Salvare l’ambiente;
  • Empatia verso gli animali;
  • Salute.

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Diventare vegetariani per salvare l’ambiente

Una delle ragioni cardine che spingono a diventare vegetariano, è l’impatto decisamente minore che la coltivazione di vegetali ha sul pianeta, rispetto all’allevamento intensivo degli animali.

Anche se le percentuali differiscono da ricerca a ricerca, è oramai assodato che una percentale che va dal 20 al 50 per cento dell’anidride carbonica prodotta ogni anno, è dovuta agli allevamenti intensivi di animali. Il consumo di acqua, poi, per allevare un animale è sproporzionato rispetto a quello che ci vuole per far crescere una semplice pianta. Il rapporto è di circa 10 a uno. In pratica, se magi carne, stai consumando 10 volte più acqua che se mangi vegetali. Infine, il consumo di suolo per allevare animali è anche qui molto superiore a quello della coltivazione. Gli animali non solo occupano spazio, ma vanno ovviamente nutriti. Si calcola che almeno il 30 per cento delle terre coltivabili è usato per far crescere piante che andranno in pasto agli animali degli allevamenti intensivi. Un discorso simile si può fare per la pesca di tipo industriale.

Non stiamo parlando di un semplice e piccolo pescatore che vive di quello che riesce a prendere al suo amo, ma di vere e proprie flotte di navi, che nel lungo periodo hanno effetti non trascurabili sulla fauna e la flora dei nostri mari. Più in generale, possiamo dire che diventare vegetariani riduce l’impatto del nostro stile di vita sul pianeta di almeno il 30 per cento.

Diventare vegetariani per non uccidere gli animali

 Nei tempi antichi, uccidere un animale era un rito sacro. C’era bisogno di un sacerdote e di un rituale, perché l’uomo antico era cosciente di star togliendo la vita a un essere vivente, e quindi chiedeva l’intervento divino per questo atto. Oggigiorno con i macelli e gli allevamenti intensivi, gli animali e la loro vita fanno solo parte di un ciclio economico-produttivo come tanti altri. Il problema è che far vivere una gallina in pochissimi centrimetri quadrati, magari senza luce e rimpizzandola di antibiotici per evitare malattie e infezioni, non è proprio il massimo della vita per questo animale. Inoltre, la macellazione degli animali, seppur molto migliorata negli anni e un po’ meno barbara, resta ancora un’industria della morte.

Quindi, la domanda che un vegetariano si pone è: se un animale non mi hai mai fatto del male, perché dovrei fargli io del male?

Diventare vegetariani per una vita più salutare

Il consumo di carne e di grassi animali è indossolubilmente legato ad alcune malattie. È stato scientificamente provato che mangiare carne aumenta le possibilità di malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di tumori. Inoltre, i grassi animali inducono all’obesità e a tutta una serie di complicazioni che, l’eccessivo peso, comportano sulla salute. Diventare vegetariani può a buon ragione essere anche dovuto alla volontà di abbracciare una dieta più salutare. La mancanza, però, di tutta una serie di sostanze presenti nella carne e nel pesce deve essere ben contro bilanciata, per ottenere gli effetti voluti.

Come seguire una dieta completa pur essendo vegetariani

A differenza dei vegani, che non mangiano nemmeno uova e derivati degli animali (latte, formaggi e uova), i vegetariani non hanno una dieta povera di calcio. Tuttavia, la carne e il pesce a cui rinunci hanno alcuni elementi necessari per una dieta equilibrata e sana, che vanno rimpiazzati con altri alimenti.

Innanzitutto, bisogna rinforzare l’apporto di proteine che viene a mancare con la carne. Per farlo, basta nutrirsi di uova, formaggi e legumi. Tra questi, meglio se ti affidi a lenticchie e piselli che, oltre alle proteine, contengono anche ferro.  Un altro elemento che viene a mancare, questa volta non mangiando pesce, sono i famosi acidi grassi Omega-3. Un buon modo per rimpiazzarli sono le noci, i semi, ma anche l’avocado e l’olio d’oliva.

Per avere, infine, una corretta dieta vegetariana bisogna aggiungere i cereali, come il pane (almeno sei fette al giorno), le verdure in quantità e la frutta almeno due volte al giorno. In questo modo avrai una dieta variegata, sana, senza carne e pesce e, se saprai sbizzarrirti in cucina, anche molto gustosa. Una dieta che non ha niente da invidiare a una bistecca o a una spigola.

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