Pellicce: la sola vanità di qualcuno vale la vita di animale?

L’inverno ormai è alle porte e oltre alla neve e all’atmosfera natalizia, porta con se una stupida e crudele moda: quella delle pellicce.

Milioni di animali di diverse specie vengono allevati appositamente per diventare il frivolo cappotto di qualcuno.
Qualcuno che inconsciamente va in giro con un morto sulle spalle, che lo voglia o meno, ciò che indossa è una parte di corpo a cui la vita è stata rubata per soddisfare i suoi gusti estetici.
Visoni, cani, gatti, cavalli, foche, volpi, oche, conigli e tanti altri animali vengono cresciuti per diventare capi di abbigliamento.

Non ci si rende conto di ciò, in quanto non siamo noi, in prima persona, a compiere questi atti di crudeltà.

Gli animali più allevati per le pellicce sono la volpe e il visone, già questo dato basta a smentire le inutili giustificazioni alla vendita di pellicce come: “le pellicce sono pelli di animali che sono stati uccisi per la loro carne e non appositamente per questo..”

Apriamo il sipario, sveliamo la verità anche su questo, sono pochissime le pelli che vengono recuperate dai mattatoi..

Gli allevatori di visone di solito allevano i visoni femmine e una volta l’anno nascono 3 o 4 cuccioli per figliata, sono uccisi quando raggiungono circa i 6 mesi di età, dopo il primo freddo.
I visoni usati per la riproduzione sono tenuti in vita per 4 o 5 anni poi faranno anche loro la fine di tutti gli altri.
I visoni vivono in gabbie minuscole insieme ad altri visoni, la cosa provoca in loro uno stress enorme in quanto sono per natura animali solitari ed abituati a vivere in migliaia di ettari di terreno.

In generale però tutti gli animali in questi allevamenti vivono in gabbie buie e piccolissime in cui possono a mala pena girare su loro stessi e vengono nutriti con sottoprodotti della carne.

Spesso, infatti, essendo animali selvatici costretti alla cattività, a cui non si abitueranno mai, si feriscono o si uccidono tra loro o addirittura arrivano ad auto-mutilarsi per lo stress.
È davvero indescrivibile la situazione psicologica in cui vivono   quegli animali.

 

Ma il peggio deve ancora arrivare, i modi con cui questi poveri animali vengono uccisi sono atroci:
soffocamento, scarica elettrica, bastonate sulla nuca o sul muso, gas, rottura dell’osso del collo.. qualunque cosa che non rovini e lasci intatta la pelliccia ma nulla che allievi un po’ le loro sofferenze.

Lo stesso trattamento è riservato a tanti altri animali, fra i quali le oche: vengono allevate e poi, quando ancora coscienti, gli vengono strappate le “piume”… Quelle stupende piume che si trovano all’interno di tanti giubbotti, cuscini e piumini per il letto.

Indossereste mai il vostro cane o il vostro gatto?

Servono circa 30/35 animali per realizzare un solo cappotto che utilizzerà una sola persona.

L’opinione pubblica negli ultimi anni si è fortemente sensibilizzata per quanto riguarda l’utiizzo delle pellice che però dovrebbe estendersi a tutti i capi di abbigliamento come pelo, pelle e lana.

Ancora una volta, l’uomo sceglie la crudeltà invece che i capi sintetici, che riescono a svolgere la stessa identica funzione.

La moda è arte… L’arte, quella vera, non dovrebbe essere sporcata dalla violenza e dal sangue di qualcuno.

Anche qui, bisogna stare attenti a ciò che si acquista, controllando bene le etichette che ci sono all’interno di ogni capo.

Giulia & Fede