Philofobia è una parola di origine greca, che significa paura di innamorarsi. Spesso, chi soffre di questa paura viene considerata una persona incapace di avere storie sentimentali serie, e di essere quindi immaturo. In verità, si tratta di un disturbo serio e determinati comportamenti non sono da attribuire a cattiva educazione o all’essere infantile.
Se ci pensiamo, l’amore equivale ad aprirsi totalmente all’altro, a svelare il proprio animo a chi si ama. E nonostante le gioie che l’amore comporta, per alcuni questa apertura verso l’altro genera paura, ansia e panico. Oggigiorno si calcola che circa il 10 per cento della popolazione ha una qualche forma di philofobia, che limita le persone nel lasciarsi andare all’amore, e che spesso le costringe a fuggire davanti alla prospettiva di una storia duratura.
In questo articolo scopriremo come nasce e come si manifesta la philofobia e, dopo averne analizzato le cause, vedremo come affrontare e come superare la paura di amare.
Come nasce la philofobia
Le cause della philofobia possono essere moltiplici. Secondo molti studi, la paura di amare trova origine in un rapporto conflittuale con i genitori, da cui non si è sentiti abbastanza amati e capiti. Crescere con questo sentimento per tutta l’infanzia e l’adolescenza, secondo gli psicologi, porta le persone adulte ad aver paura di innamorarsi e temere sempre un esito disastroso dei rapporti amorosi. In pratica, per il philofobico l’amore non potrà che finire male.
Ovviamente, non sempre il rapporto con i genitori è l’unica causa della philofobia. Spesso anche le passate relazioni di coppia hanno influito su questa paura, portando l’individuo a credere che l’amore e le relazioni durature non potranno mai avere un lieto fine. Insomma, le vecchie delusioni d’amore posso avere scatenato una paura di innamorarsi, oltre che la semplice, temporanea disillusione.
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Vediamo quali sono i comportamenti che mette in atto chi ha paura di amare e come si manifesta la philofobia.
Come si manifesta la paura di amare?
Chi soffre di philofobia cercherà in tutti i modi di evitare le relazioni amorose. Spesso inizia una storia, ma appena la cosa comincia a diventare un po’ più seria, inizia a manifestare i sintomi della philofobia, scappando in modo quasi incomprensibile per l’altro o l’altra.
Si comincia prima con il diradare le comunicazioni: meno messaggi, meno telefonate e pochi incontri. Poi si scompare del tutto, magari cambiando numero di telefono. Il punto è che, se rincorso, il philofobico potrà anche reagire male, e accusare l’altro di stalking o di non lasciarlo in pace.
Per chi ha avuto queste reazioni da un partner, e teme che questa persona sia philofobica, è bene sapere che non si è trattato di cattiveria, ma di una forma di protezione psicologica che scatta nella mente di che ha paura di amare.
Gli effetti della philofobia possono, infatti, essere molto seri in base allo stadio di questa fobia. Chi ha paura di amare può sentire effetti fisici sul proprio corpo molto spiacevoli, quando teme che una relazione stia per diventare seria, perché automaticamente pensa che finirà male, ne resterà deluso e soffrirà. Vedendo un pericolo imminente davanti a sè, potrà avere attacchi di panico, difficoltà a respirare, crisi d’ansia, un’eccessiva sudorazione e soffrire addirittura d’insonnia.
Tuttavia, per quanto la philofobia possa sembrare un tunnel senza uscita, sia per chi la vive sulla propria pelle, sia per chi ha un partner philofobico, esistono dei modi per superare questa paura d’innamorarsi e vivere serenamente una relazione.
Come si supera la philofobia o paura d’amare
La philofobia è la percezione, sbagliata, di un pericolo che non c’è. Fondamentalmente chi ha paura di innamorarsi, crede che la storia che sta nascendo finirà in catastrofe, e quindi cerca di difendersi. Per uscirne deve spezzare questo legame irrazionale tra l’amore e la paura.
Innanzitutto, bisognerà fare uno sforzo e cominciare a lasciarsi andare a una storia duratura. Per superare la paura di amare bisogna cominciare a pensare positivamente a quella storia. Fare progetti, pensare a vacanze insieme l’anno prossimo e cose simili. Deve cioé sforzarsi di legare il presente e il futuro di questa storia a sentimenti e percezioni positive.
Uno dei più grandi problemi che ha il pholofobico è di pronosticare l’esito negativo di una storia. Immaginandosi un futuro felice con l’altro o l’altra, generando delle aspettative ottimistiche creerà l’humus ideale affinché ci sia un esito positivo dell’amore.
Un altro errore comune, e purtroppo automatico, in chi ha paura dell’amore è di fare confronti con il passato. Ogni storia d’amore è diversa da quella precedente, quindi fare paragoni è fuorviante e, se ci pensi, anche un po’ offensivo per il vostro partner. La persona con cui stai adesso è non solo diversa dalle precedenti, ma sicuramente migliore. Partire con questo spirito aiuterà e non poco.
Infine, un altro piccolo passo verso il superamento della philofobia è quello di aprirsi e parlarne. La prima cosa da fare per guarire è ammettere, ovviamente, di avere un problema. La seconda è condividerlo con la persona che si ama, perché sarà anche lei o lui a dover affrontare la cosa con te.
Quindi, rendete partecipe il vostro partner delle vostre sensazioni, delle vostre paure e delle vostre aspettative. In questo modo farete due cose utili: lo renderete partecipe dei vostri problemi, lasciandovi aiutare ad affrontarli e al tempo stesso getterete le basi per un rapporto d’amore bello, duraturo e basato sulla fiducia.
Se seguirete questi consigli siamo sicuri che riuscirete a superare la paura di innamorarsi, vivendo una relazione e la vostra vita al meglio!