«Grazie a Tiziano Ferro ho trovato la forza di dire a mio padre che sono gay».

Antonio racconta a Vanity Fair come ha trovato il coraggio di parlare ai genitori della sua omosessualità.

Tutto è iniziato dopo aver letto l’autobiografia di Tiziano Ferro “Trent’anni e una chiacchierata con papà”, pubblicata da Kowalski il 20 ottobre 2010.

Il libro raccoglie i diari dell’artista dagli esordi al successo, raccontando pagine della sua vita e passando per il difficile periodo che l’ha portato ad accettare la sua omosessualità e a parlarne con amici e genitori.

Ho segnato con una linguetta la pagina dove lui dice al padre di essere omosessuale, poi ho chiamato mia madre e le ho lasciato il libro. Dopo un’ora è tornata e mi ha abbracciato. «Non dire nulla a papà», le ho detto, «devo trovare io la forza». Una sera gli ho chiesto: «Papà, come la prenderesti se avessi un figlio gay?». Attimi di mutismo interminabili, poi: «E come la dovrei prendere?», e abbiamo cercato di buttarla sul ridere.

Così Antonio, grazie a Tiziano Ferro ha avuto la forza di affrontare i suoi genitori mettendosi a nudo.

A Tiziano dico grazie – perché esporsi, da parte di un gay famoso, può dare coraggio a tanti ragazzi che non ce la fanno – e bravo – perché, nonostante fosse l’idolo di tante ragazzine, ha corso il rischio di perdere pubblico pur di dire quello che era. Magari avrà perso qualche bimbaminkia, ma si sarà guadagnato un pubblico più intelligente, che ascolta le sue canzoni senza domandarsi «l’avrà dedicata a una donna o a un uomo?». Perché l’amore è universale.

Potete leggere l’articolo completo sul sito www.vanityfair.it

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