Liam Payne è stato intervistato dalla rivista “Cosmopolitan France” a Parigi il 14 Luglio 2017.
In occasione della promozione del suo singolo di debutto, “Strip That Down”, Liam è stato impegnato in un tour promozionale che l’ha portato anche in Francia, dove ha rilasciato un’intervista per la rivista “Cosmopolitan France” il 14 Luglio 2017. L’intervista è stata incentrata sul tema delle “prime volte” del cantante.
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LIAM PAYNE PER COSMOPOLITAN FRANCE: L’INTERVISTA
Int: “Hai qualche ricordo legato alla musica?”
L: “Ero in un bar in America, in Florida, dove si può cantare dopo le 21 se sei maggiorenne, c’erano solo persone che potevano potenzialmenTe cantare. Mi dissero “se vuoi cantare, sei il benvenuto”, io ero lì con la mia famiglia, ho cantato un pio di canzoni di Justin Timberlake, di Michael Jackson e di Robbie Williams.”
Int: “Qual è stato il tuo primo tatuaggio?”
L: “Una croce tatuata sulle mie caviglie. Le caviglie sono il posto più doloroso in cui fare un tatuaggio, è stato un buon inizio per entrare nel ‘mondo dei tatuaggi!”
Int: “Come ti senti a rilasciare il tuo primo album da solista?”
L: “E’ fantastico! Mi sento fortunato e felice ad avere questa opportunità e che le persone continuino ad avere fede in me, che è la cosa necessaria per andare avanti”
Int: “Qual’è la prima persona che ringrazi per il tuo successo?”
L: “Mio papà è quello che ha sempre seguito ovunque io andassi, mi ha comprato microfoni ed altoparlanti, mi ha portato a Londra quando avevo 14/15 anni. Devo ringraziare anche mia mamma perché ha sempre creduto in ciò che facevo.”
Int: “Qual’è stata la prima volta che hai ascoltato Strip That Down?”
L: “L’ho sentita solo una volta terminata, ero in macchina, l’ho ascoltata lì perché so che è il modo in cui la maggior parte delle persone ascolta la musica. Una volta uscito dallo studio, mi sono seduto, ho inserito la mia USB e mi sono detto ‘sì, sarà sicuramente il mio primo singolo'”
Int: “Qual’è la prima cosa a cui pensi quando sali sul palco?”
L: “Penso sempre a dove sono, quando si viaggia troppo ci si confonde con i nomi delle città. Devo pensare che sono a Birmingham e non a Londra, la città in cui ero la sera prima. Una volta mi è capitato di dire il nome sbagliato. “
Int: “Come ci si sente ad essere padre per la prima volta?”
L: “E’ fantastico! E’ la cosa più bella ed emozionante che mi sia mai successa. Continuo a dire ‘non vedo l’ora di conoscere mio figlio’ probabilmente perché ora ha solo quattro mesi, sta slolo imparando le cose più semplici della vita, a volte notiamo i suoi piccoli sorrisi e le varie espressioni che fa. La prima volta che sentirò la sua voce, penso che sarà una cosa davvero magica. E’ la cosa che aspetto di più. Voglio dare tutto a mio figlio, voglio che faccia le più belle esperienze, farò il possibile per far sì che ciò accada.”
Int: “La prima e più importante cosa da insegnargli?”
L: “Spero che sarà sicuro di sé stesso e della persona che diventerà. Mio padre ha fatto lo stesso con me affinché io diventassi un cantante, mi diceva ‘è una cosa possibile, ce la puoi fare’, sono parole cariche di significato, soprattutto se si vuole diventare cantanti. E ora sono qui.”
Int: “Qual’è la prima cosa che desideri che ti venga detta quando le persone ti incontrano?”
L: “Che sono simpatico e caloroso!”