Liam Payne è stato intervistato da “Just Music Fr” e “On The Move”, due piattaforme musicali francesi, mentre si trovava a Parigi per la promozione di “Strip That Down”.
In occasione della promozione del suo singolo di debutto, “Strip That Down”, Liam è stato impegnato in un tour promozionale che l’ha portato anche in Francia, dove si è esibito live di fronte ad un pubblico entusiasta e ha rilasciato numerose interviste per radio, riviste e piattaforme musicali. Tra queste compaiono due servizi su Liam realizzati da “Just Music Fr” e “On The Move”.
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Di seguito gli highlights delle interviste e le dichiarazioni più importanti.
LIAM SU STRIP THAT DOWN
Int: “Per il tuo primo singolo ‘Strip That Down’, hai lavorato con Ed Sheeran e Quavo. Come sono nate queste collaborazioni?”
L: “La mia etichetta mi mostrò la canzone, quando mi chiamarono stavo lavorando in America. Dopo averla ascoltata, sapevo sarebbe diventata una hit e l’ho subito adorata.
Abbiamo finito la canzone velocemente, poi ne abbiamo registrato la versione acustica. Avere la collaborazione di Quavo è stato grandioso, lui è davvero talentuoso”.
Int: “Nel tuo singolo, dici: ‘I used to be in 1D, now I’m free’-. Vuoi intendere che sei felice di essere libero di fare la tua musica o più del fatto di non dover necessariamente mantenere questa incorniciata immagine di bravo ragazzo?”
“Un po’ entrambe le cose, devo dire. Penso che quando si passa a fare una carriera da solista, alla fine non si debba più avere un certo tipo di ruolo, ovvero comportarsi secondo il pubblico e le persone che ti circondano.
Ecco perché è molto liberatorio, si è in grado di creare un diverso tipo di musica.
Ho scritto negli ultimi album dei 1D. Recentemente ho ascoltato la prima canzone che mi ha davvero coinvolto nel processo di scrittura, che è ‘Last First Kiss’, dal secondo album.
Se ascolti bene la canzone, le melodie sono davvero R&B. Sono sempre stato quel tipo di artista, ma dovevano sempre essere aggiunti altri fattori, come chitarre e tutto ciò di cui il gruppo aveva bisogno, perché c’era bisogno di musica che poteva essere cantata negli stadi. Quando si dispone di camere enormi, devi riempire e sei obbligato a pensare a cosa scrivere, e non puoi scrivere quello che vuoi.
Il processo di scrittura era totalmente diverso da quello con cui ho scritto le mie canzoni.
È stato facile scrivere per il gruppo perché sapevo quello che stavo facendo, sapevo quello che volevano.
Credo che per il mio secondo album, semmai ci arriverò, sarà più facile perché saprò quello che i miei fan vogliono sentire, saprò dove sarò e ciò che funziona”.
LIAM SULLA REAZIONE DEL PUBBLICO ALLA SUA MUSICA
“So che la mia canzone è stata ascoltata molto e che è stata nella top delle canzoni più ascoltate per diverso tempo.
Penso che molte persone abbiano pensato: ‘Chi è questo ragazzo? Da dove viene?’-. Questi non erano persone che ascoltavano i 1D, e ciò nonostante hanno adorato il singolo, e capisco che ad alcuni fan dei 1D non sia piaciuto.
Sono eternamente grato ai fans che mi hanno supportato dall’inizio, mi hanno visto crescere.
Penso che la parte più difficile di essere un artista solista, sia quella di scoprire chi siete e cosa si vuole raccontare. Questa è la cosa più importante.
Penso a tutte queste leggende come David Bowie, Sting, Robbie Williams, che sono incredibili e tutti sapevano chi volevano essere e cosa la gente ne pensava.
È davvero tutto sulla base di chi si vuole essere, chi sei e chi la gente pensa tu sia.
In un primo momento mi è stato consigliato di trovare la mia direzione musicale, poi ho pensato a quello che di solito ascolto. Ascolto rap, ma ovviamente non sono un rapper e mai lo sarò.
Mi piacciono anche altri generi come R&B e pop alla Justin Timberlake. Il suo album ‘Justified’ è incredibile, è fatto di confessioni. Non ho abbastanza esperienza per scrivere qualcosa di simile, ma ammiro molto questo album e questo artista”.
LIAM SU GET LOW
“Ho ascoltato la canzone tempo fa, ma non ho potuto lavorarci e scriverci sopra. Poi Zedd ha inserito le sue parti, e ne è uscito qualcosa di davvero buono. Abbiamo lavorato parecchio su questa canzone, ne adoro il beat molto dance e ne sono davvero orgoglioso.
È stato fantastico lavorare con lui e gli altri”.
LIAM SUL SUO ALBUM
“Sto pensando ad una data per rilasciarlo, ma non posso annunciare nulla finché non sarò sicuro al 100%, perché ci possono sempre essere cambiamenti dell’ultimo minuto. Ci saranno 13 o 14 canzoni, e penso sorprenderò il pubblico. Dopo Quavo e Zedd, ho anche collaborato con Charlie Puth. Non ho molti veri amici nell’industria, eccetto per Charlie e Zedd. La canzone che abbiamo fatto con Charlie è grandiosa e non vedo l’ora che tutti possano ascoltarla. Mi piacerebbe anche lavorare con un altro rapper, quindi ci sto ancora lavorando. Sono molto orgoglioso di questo primo album e sono ben messo.
La mia etichetta ed il mio team di management sono incredibili e mi hanno aiutato tantissimo. La mia famiglia ed i miei amici anche.
Amo il mio lavoro e sono felice di farlo in meravigliose condizioni”.
LIAM SUI PROGETTI FUTURI
“Sto per lavorare con Timbaland per produrre qualcosa con lui nelle prossime settimane. È un sogno che diventa realtà, per me.
Lui ha prodotto molte canzoni che adoro e spero creeremo bellissime cose assieme.
Sono stato fortunato ad essere accettato nella comunità della musica. Ed Sheeran, Ryan Tedder, Pharrell Williams o anche Timbaland, Charlie Puth o anche Zedd, sento come se fossi il nome che resta indietro, ma loro sono tutti straordinari musicisti e per qualche ragione che non capisco, hanno voluto lavorare con me. Non mi sto lamentando. Sono davvero felice di questo”.
“Per ora il mio obiettivo è quello che ‘Get Low’ diventi una delle canzoni dell’estate. Penso che questa canzone creerà ricordi, Zedd che la suona ai festival e gente che balla e si diverte. Sarebbe fantastico!
Mi piacerebbe molto creare cose con musicisti che sono dietro dei ricordi, come Drake e Justin Bieber, che hanno singoli che sono stati veri inni”.
Int: “Hai in programma di andare in tour, dopo l’album?”
“Mi piacerebbe davvero. Mi manca divertirmi di fronte al pubblico ed essere in grado di trasmettere emozioni diverse. Ho un sacco da dare con le mie canzoni e sono davvero entusiasta all’idea. Spero di tornare in Francia per più concerti”.