Ligabue ha lasciato a sorpresa un messaggio sulla sua pagina ufficiale facebook in merito ai continui paragoni con Vasco Rossi.
L’artista ha precisato attraverso un aggiornamento di stato il suo punto di vista, chiarendo definitivamente che non ha alcun tipo di problema con il rocker di Zocca.
Nessuno scontro questa volta: solo la volontà da parte di entrambi di porre fine allenumerose questioni tra fan che li vedono acerrimi nemici.
In risposta al post di Vasco Rossi di seguito vi riportiamo un estratto delle parole di Ligabue.
“Allora, cari miei,
diversi di voi mi hanno fatto notare il post che Vasco ha scritto sulla sua pagina fb e mi è venuta voglia di dirvi qualcosa sulla annosa questione “io, Vasco e l’informazione che ci riguarda”.
Da circa vent’anni, in buona parte delle interviste, mi sento sempre fare tre domande :
1 “cosa ne pensi di Vasco?”
2 “cosa ne pensi della rivalità fra te e lui?”
3 “farete mai un duetto insieme?”
Va detto che a volte chi mi faceva quelle domande sembrava dirmi: porta pazienza, me lo chiede il caporedattore a cui lo chiede il direttore ecc. Insomma sappiamo cos’è che fa vendere i giornali.
Comunque il risultato è sempre stato questo assurdo disco rotto che se n’è sempre fregato delle mie risposte. Altrimenti, forse (ma molto forse…) quelle domande non me le avrebbero ripetute così ossessivamente . Risposte che ogni volta sono state: 1 “rispetto Vasco, la sua storia e il rapporto che ha con il suo pubblico.”
2 “io faccio le gare con me stesso (e sono toste, sappiatelo) come credo faccia anche lui. Siamo imparagonabili perché molto diversi (come ogni altro è diverso da ogni altro). Infine ridurre la musica a una gara vuol dire semplicemente svilirla. Quindi è una rivalità di cui hanno bisogno certi giornali e alcune frange estremiste di fan.”
3 “siete voi, con queste solite domande ad allontanare sempre di più qualsiasi possibilità di duetto fra noi.” Ogni volta mi sento un disco rotto anch’io ma siccome è quello che penso e le domande non cambiano…
Per otto anni, prima di vivere di musica, ho fatto mestieri di ogni tipo. Esperienza sufficiente per poter oggettivamente dire che c’è di peggio, eehhh c’è di molto peggio.
Così c’ho fatto il callo e ho messo questa roba nel novero dei pegni da pagare a fronte di privilegi come per esempio, quello di salire su un palco.
Però, e qui veniamo alla vera nota dolente, nonostante quel è tutto un gioco, è tutto un gioco che in tanti ripetono, io ho sempre pensato che a fare le spese di beghe come queste è sempre stata, purtroppo, la musica.
La mia musica e la sua musica.”
Il post completo è disponibile all’interno della pagina www.facebook.com/Ligabue