Leggi qui il significato dei 10 brani di “Meridionale”, il nuovo album di Aiello. Ecco le caratteristiche delle canzoni e cosa vogliono esprimere, traccia per traccia.
“Meridionale” è un album in cui Aiello racconta le proprie radici attraverso un linguaggio nuovo, frutto di una ricerca in continua evoluzione. La parola chiave del disco è ‘contaminazione’, di suoni e generi. Nelle tracce, le chitarre classiche e latine incontrano sonorità R&B e Urban, il Clubbing si alterna al Flamenco, la musica popolare meridionale abbraccia il Cantautorato italiano.
“Meridionale” contiene anche i singoli di successo “Vienimi (a ballare)”, “Che canzone siamo” e “Ora”, brano con cui Aiello ha partecipato alla 71° edizione del Festival di Sanremo.
Meridionale: tutto sul nuovo album di Aiello
Il significato delle canzoni di Meridionale
Ecco il significato dei brani di “Meridionale”, traccia per traccia.
1 – INTRO (dove vanno a finire)
È una trailer song, un’anticipazione sonora, un mix di vibes, un breve racconto che pone le premesse del disco stesso.
2 – FARFALLE
Sonorità forti fin dai primi secondi, “Farfalle” non è un pezzo che accarezza l’ascoltatore con gentilezza, eppure poi nel ritornello compare un dubbio, una domanda e cadono tutte le armature e gli scudi. Urban, r&b, pop contemporaneo si mescolano fino a creare la prima fotografia del New Pop di AIELLO.
3 – CHE CANZONE SIAMO
È una ballad contemporanea figlia del New Pop di AIELLO. In questa traccia si mescolano cantautorato italiano, pop internazionale e suoni urban, in modo potente ed empatico. La ricercatezza del sound e le parole dirette, mai scontate, scelte per raccontare la fine di una relazione, arrivano dritte al petto e al cuore. Si apre con le note delicate di un pianoforte, segue un crescendo emotivo fino al ritornello fortemente elettronico. I suoni pop della chitarra acustica e del pianoforte incontrano quelli più acidi della synth lead che crea un arpeggio volutamente fuori tempo rispetto al metronomo.
4 – CERTE LUNE
È il primo pezzo che racconta l’anima latina-meridionale del disco, una composizione più morbida grazie all’utilizzo delle chitarre acustiche e classiche, mixate a suoni e ritmiche più street. Se il disco è fatto di schiaffi e abbracci, questo pezzo sicuramente stringe il petto.
5 – PER LA PRIMA VOLTA
Sonorità clubbing per il pezzo più house e dance del disco. Le ritmiche sono essenziali e incalzanti, sul finale il graffio meridionale di una chitarra che sorprende e travolge. Un club al buio, luci al neon e occhi chiusi… queste sono le premesse necessarie per godersi il brano. Di questi tempi basta anche il soggiorno di casa, le luci spente e la voglia di non pensare ad altro che a ballare.
6 – VIENIMI (a ballare)
Le origini meridionali, l’autenticità del cantautorato italiano, i suoni street contemporanei e il ritmo delle musiche popolari latine si fondono in un mix di sonorità nuove e potenti. Si raccontano la voglia di superare i ricordi di storie d’amore finite, il desiderio di libertà, di una nuova leggerezza, l’inizio di un’estate speciale, un’Estate Meridionale, trasportando chi ascolta su una pista da ballo immaginaria.
7 – SCOMPOSTO
Una ballad potente, forse la più forte dell’intero disco, non solo per la scelta dei suoni, delle ritmiche e delle chitarre ma per la verità delle parole. Un manifesto della personalità dell’artista, “SCOMPOSTO dagli anni di scuola”, la storia di un occhio destro perso, ma che in realtà appartiene a qualcuno.
8 – LA LA LAND
Un mix di generi, il pezzo che meglio spiega il viaggio sperimentale, la ricerca sonora di questo disco, il coraggio di mescolare culture, sapori e visioni. Nasce tutto dal ricordo di un dialogo, il finale di un film che ha il sapore di mille storie realmente accadute.
9 – DI TE NIENTE feat. SVM
È la canzone più meridionale del disco, nonostante la presenza di suoni ricercati, forti e di ritmiche urban, impreziosite da una voce contemporanea napoletana come quella di SVM. Eros e Pathos qui si incontrano e si confondono nelle voci di AIELLO e SVM, in un feat sorprendente e particolarmente empatico.
10 – ORA
Urban, Classic e Pop…ancora una volta CONTAMINAZIONE di generi, come in tutto il disco d’altronde. È la storia di un ragazzo che confessa senza mezze misure di essere stato uno stronzo, accennando in modo passionale a un sesso speciale, SESSO IBUPROFENE, una confessione quasi disperata, un suicidio d’amore.