Spotify ha lanciato una nuova campagna globale dedicata ai fandom di tutto il mondo, un omaggio potente e colorato alle tradizioni, ai rituali e alle stranezze che rendono ogni community di fan unica. Più di una semplice campagna marketing: un vero manifesto visivo della passione fan.
Spotify: tributo alle espressioni più autentiche dei fan
Ogni fandom ha un proprio modo di dimostrare amore per l’artista preferito: i fan degli Oasis si tagliano i capelli come Liam e Noel Gallagher, quelli di Chappell Roan si presentano ai concerti con iconici cappelli da cowboy rosa, ispirati alla sua “Pink Pony Club”.
Con fotografie analogiche d’impatto, Spotify entra nel cuore pulsante di queste comunità, celebrando non solo artisti globali ma anche talenti emergenti.
I protagonisti: da Olivia Rodrigo a Seventeen
La campagna, creata internamente dal team Spotify, dà risalto a sette fandom rappresentativi della scena musicale mondiale:
Chappell Roan, Doechii, Oasis, Olivia Rodrigo, ROSALÍA, SEVENTEEN e Turnstile.
Ogni artista è rappresentato attraverso simboli visivi unici:
- Cappelli rosa per Chappell Roan
- Alligatori albini per Doechii, in riferimento all’album Alligator Bites Never Heal
- Look Anni ’90 per Oasis
- Atmosfere teatrali per ROSALÍA
- E un’estetica da mostra fotografica per tutti
“Queste immagini non sfigurerebbero su una parete in una galleria d’arte o nella camera di un fan”, ha dichiarato Marc Hazan, VP Marketing e Partnership di Spotify.
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L’approccio artistico di Spotify: oltre i dati
Conosciuto per l’utilizzo dei dati utenti nelle campagne pubblicitarie (come l’iconico Spotify Wrapped), il brand ha deciso stavolta di adottare un approccio più creativo e meno analitico.
“È una direzione molto artistica. Non facevamo qualcosa del genere da tempo”, ha spiegato Hazan ad ADWEEK. “Volevamo andare oltre i numeri e tornare all’emozione pura.”
Un lancio globale, una connessione personale
La campagna verrà lanciata in sei mercati chiave (tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Brasile) e sarà visibile sia su media digitali sia su spazi pubblicitari esterni.
Obiettivo? Rafforzare quel legame profondo tra fan e artista che, oggi più che mai, definisce il successo di una carriera musicale.
Dall’era dei vinili a Spotify: l’amore per gli artisti non cambia
“Mostrare l’appartenenza a una tribù musicale esiste da sempre: dai Beatles agli Stones, fino a Elvis”, continua Hazan. “Gli artisti plasmano la cultura. Lo streaming non ha cambiato questo, lo ha solo amplificato.”
Con campagne come questa, Spotify si conferma il punto d’incontro ideale tra musica e fan, un luogo in cui le passioni trovano spazio per crescere, trasformarsi e farsi sentire.