Il Mondo della Musica è tra i più competitivi: sembrerebbero tante le realtà in grado di offrire una vetrina a chi vuole affermarsi, ma è proprio questa moltitudine di spazi la causa principale del disperdersi di tante voci. Emergere è difficile e, attraverso i canali tradizionali, la gavetta ha tempi molto dilazionati, non da meno il fatto che mai come oggi, si fruisce la Musica anche (e soprattutto) attraverso i social.
Il 9 marzo 2022 TikTok, all’interno del suo blog ufficiale, ha scritto quanto segue:
TikTok has announced the launch of SoundOn, an all-in-one platform for music marketing and distribution, designed to empower new and undiscovered artists, helping them develop and build their careers (leggi il blog completo qui).
Il tanto chiacchierato SoundOn, strumento di marketing e distribuzione in-app, da beta passa al lancio ufficiale all’interno di TikTok.
SoundOn beta e il caso Chloe Adams
Sul finire del 2021 Chloe Adams che, attraverso le cover di brani celebri registrati nella sua cameretta aveva raggiunto un più che discreto numero di follower, è stata contattata da TikTok con l’invito a provare SoundOn per il lancio del suo primo singolo inedito “Dirty Thoughts”.
Chloe all’epoca si era già affidata a quei servizi di distribuzione digitali che, attraverso una somma decisamente ragionevole, ti assicurano il caricamento del brano sulle principali piattaforme streaming e digital store. Ma la proposta di TikTok era allettante e – anche se SoundOn, all’epoca in versione beta, non poteva offrire la stessa distribuzione – le aveva assicurato che avrebbe promosso le sue canzoni sull’app e le avrebbe fornito un report dettagliato su ciò che andava e ciò che non funzionava sul social. Inoltre il pagamento relativo agli stream le sarebbe arrivato direttamente dalla piattaforma, e non da un distributore esterno.
L’accordo tra Chloe Adams e TikTok ha immediatamente portato i suoi frutti grazie ad una massiccia promozione del brano: “Dirty Thoughts” ha iniziato a prendere piede, non solo grazie al già notevole seguito di Chloe, ma anche grazie al supporto di TikTok che ha realizzato banner in-app e proposto il brano come primo risultato affinché venisse utilizzato come sottofondo musicale per i video di creator e utenti.
Il successo di “Dirty Thoughts” su TikTok ha contribuito a far raggiunge al brano 10 milioni di stream anche su Spotify dalla sua uscita a novembre e far lievitare i follower di Chloe a oltre 1,4 milioni su TikTok. Contemporaneamente è arrivata anche la firma con TaP Management, che rappresenta artisti del calibro di Lana Del Rey ed Ellie Goulding.
Questa case-history di successo conferma un trend ormai radicato: TikTok rappresenta una delle realtà più veloci per emergere, essendo le vie tradizionali più difficili e con tempi molto più dilazionati. Al netto che emergere non significa necessariamente costruirsi una carriera di successo, la piattaforma social – con l’implementazione di SoundOn – darà del filo da torcere alle realtà più radicate nel tempo ad oggi poco efficaci per far emergere le voci di domani.
Con il lancio ufficiale di SoundOn – avvenuto il 9 marzo 2022 – TikTok è diventato uno strumento essenziale sia per i creator emergenti che per etichette e manager che lo utilizzano, non solo per scoprire talenti, ma anche per promuovere e commercializzare canzoni, e stare in cima alle tendenze.
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Come ha fatto TikTok a diventare competitivo nel mondo della Musica
Una realtà nata non con lo scopo di scovare e lanciare artisti Musicali, ora si ritrova ad essere uno dei principali player di questo processo. A spiegarne le motivazioni è Ole Obermann – ex Ole Obermann – e ora capo globale della musica di TikTok:
«Penso che TikTok si sia affermata come la più importante piattaforma di scoperta e sviluppo di artisti e musica nel mondo, e probabilmente anche storicamente – non c’è mai stato nulla che sia abbastanza su questa scala, che sia abbastanza in grado di fornire e collegare la canzone giusta con il pubblico giusto. Ci sono già un sacco di artisti che vengono scoperti su TikTok e poi trovano il successo su Spotify e Apple, ottenendo la firma di accordi con le etichette discografiche»
A questo punto sorge spontanea una domanda:
Gli artisti possono farcela al di fuori del sistema delle etichette?
Aggirare il sistema delle etichette non è una prerogativa di TikTok: nel 2018 Spotify aveva annunciato una funzione che consentiva agli artisti di caricare sulla piattaforma i propri brani, senza dover quindi passare attraverso player esterni. La funzione ha avuto vita breve: è durata poco più di 9 mesi.
Più recentemente SoundCloud si è offerto sia come un servizio di streaming che come società di servizi per artisti.
Ma è TikTok ad aver apportato qualcosa di inedito: la piattaforma in questione non è infatti una piattaforma streaming, ma social. È vero che è nata da un concetto musicale ( ti ricordiamo che il suo primo nome era Musical.ly), ma si è avvicinata concretamente al business della musica solo nel 2021.
Il suo modo di penetrare nei tessuti discografici, è molto più simile a quello di YouTube, anche se quest’ultimo non ha avuto vita facile con le etichette, mentre TikTok pare godere di un’esposizione più gradita: le stesse etichette potranno utilizzare alcuni degli strumenti di SoundOn per trarne degli indubbi profitti.
Nel momento in cui scriviamo questo articolo SoundOn è attivo in USA, Regno Unito, Brasile e Indonesia. Il rilascio in Italia dovrebbe avvenire a breve.