I Twenty One Pilots sono Tyler Joseph e Josh Dun, duo statunitense che ha recentemente debuttato al primo posto della classifica Billboard 200 con l’album Blurryface, grazie ad un irresistibile mix di musica indie pop, elettronica e rap.
PRESTO A MILANO
Dopo il successo internazionale di Blurryface, i Twenty One Pilots saranno la prossima settimana a Milano e ci piacerebbe sapere se nella Community di Team World ci sono fan della band. Vi invitiamo a contattarci: ci farebbe piacere organizzare qualcosa di speciale per voi in vista di questa occasione!
TWENTY ONE PILOTS
Formatosi nel 2009 a Colombus, Ohio, nel 2011 il gruppo diventa un duo formato da Tyler, cantante, tastierista e chitarrista e da Josh, batterista.
Il nome della band prende spunto dall’opera “Erano tutti miei figli” di Arthur Miller, celebre scrittore statunitense nonché ex marito di un’icona mondiale come Marilyn Monroe.
BLURRYFACE
Dopo aver pubblicato due album in maniera indipendente (“Twenty One Pilots” nel 2009 e “Regional at Best” nel 2011), la band firma con l’etichetta Fueled by Ramen e rilascia “Vessel” nel 2013. Nel corso del live tour per il terzo album, i Twenty One Pilots si rimettono a scrivere e nasce così Blurryface.
Tyler racconta:
“Siamo stati davvero influenzati dalla parte live.
La grossa fetta della parte legata alla scrittura è arrivata dal desiderio di creare qualcosa che ci sarebbe piaciuto moltissimo suonare dal vivo ogni sera davanti a un pubblico.”
Per il quarto album, la band decide di lavorare con diversi produttori in base alle esigenze specifiche di ogni singolo brano.
Il risultato finale è un album innovativo e vibrante, dove ogni brano ha una forte spinta propulsiva che deriva in larga parte dalla batteria di Josh.
Il 17 Marzo, il 6 e 28 Aprile 2015 vengono pubblicati tre nuovi singoli, “Fairly Local“, “Tear in My Heart” e “Stressed Out“, che vanno ad anticipare la release di Blurryface, pubblicato il 19 Maggio.
L’album ottiene un ottimo successo di vendite e debutta direttamente al primo posto nella Billboard 200 ed entrando sia nelle classifiche europee che in quelle di Australia e Giappone.
TEAR IN MY HEART
E’ sempre Tyler a spiegare:
“Non ho mai voluto fare qualcosa dove chi ascolta possa capire cosa sta per succedere, anche all’interno di una sola canzone. […] Alla fine è un equilibrio, una tensione. Non è qualcosa che puoi sempre risolvere – fare un album che ami e allo stesso tempo fare un album che sia amato dai fan. Ci sarà sempre questa tensione da gestire e penso che questo disco tenga perfettamente sotto controllo questo aspetto.”