Vivendi e Universal Music Group rilevano Emi Music per 1,4 miliardi di euro.

Universal Music, controllata dal gruppo francese Vivendi ha raggiunto un accordo con la banca americana Citigroup, che lo scorso febbraio aveva acquistato la casa discografica britannica a copertura dei debiti lasciati dal precedente proprietario.

L’accordo approvato è stato chiuso a 1,2 miliardi di sterline (1,4 miliardi di euro) e riguarda tutte le etichette rappresentate da Emi Music quali: Angel, Astralwerks, Blue Note, Capitol, Capitol Latin, Capitol Records Nashville, EMI Classics, EMI CMG, EMI Records, EMI Records Nashville, Manhattan, Parlophone, Virgin Classics e Virgin Records.

Secondo le prime indiscrezioni invece la divisione editoriale, Emi Publishing, andrà a Sony per 2,2 miliardi di dollari.

Jean-Bernard Lévy, CEO di Vivendi ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di accogliere EMI nella famiglia Vivendi. Rispettiamo tutte le etichette di EMI e anche gli artisti e i collaboratori che contribuiscono al suo successo. Nel nostro gruppo troveranno una “casa” sicura e in cui fermarsi a lungo, con sede in Europa. Prevediamo di acquisire la divisione musicale di EMI in base a termini interessanti, secondo il nostro principio di disciplina finanziaria totale. Grazie alla nostra conoscenza del settore e alla comprovata esperienza di riuscite integrazioni aziendali, siamo certi che sapremo creare valore addizionale per i nostri azionisti. L’esperienza personale e l’operato di Lucian Grainge saranno un fattore importante per trasformare la nuova entità congiunta in un grande successo”.

Lucian Grainge, presidente e CEO di Universal Music Group, ha commentato: “Si tratta di un’acquisizione storica per UMG e di un passo importante nella conservazione del patrimonio musicale di EMI Music. Per me, che sono inglese, EMI è stata la più importante etichetta musicale con cui sono cresciuto. I suoi artisti e le loro canzoni hanno fatto da colonna sonora agli anni della mia adolescenza. UMG è infatti impegnata a conservare l’eredità culturale di EMI e la sua diversità artistica, ma anche a investire in musicisti e persone in grado di incrementare i punti di forza dell’azienda per il futuro. Il risultato è quindi che saremo meglio posizionati per capitalizzare appieno le nuove ed entusiasmanti opportunità offerte dal mercato attuale, oltre che per operare al meglio a favore dei nostri artisti, compositori e partner commerciali, proponendo ai fan una scelta ancora più completa”.
Emi Group, nella persona del presidente del consiglio di amministrazione Stephen Volk, vicepresidente di Citigroup ha dichiarato: “Riteniamo che questa transazione centri l’obiettivo di Citi di massimizzare il valore di EMI, per offrire a EMI Music un partner, Universal Music, che apprezza la ricca eredità culturale di EMI, la sua incredibile rosa di talenti musicali e il team di collaboratori impegnato al massimo per il successo agli artisti rappresentati. Siamo riconoscenti a Roger Faxon, al suo team dirigenziale e a tutto lo staff di EMI per il successo continuativo di questa attività durante la gestione da parte di Citi”.

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