IL NUOVO ALBUM
Alla fine di luglio, una settimana prima che la rottura di Zayn con Perrie diventasse pubblica, ha firmato come artista solista con RCA, che pubblica Chris Brown e il più amato ex componente di una boy band in America, Justin Timberlake. Come la Syco, l’etichetta è un’affiliata di Sony e Simon Cowell ha aiutato a mediare nella transizione, un addio in accordo che presumibilmente ha ripagato profumatamente entrambi.
Poco dopo una cena a base di pesce e patatine fritte, ordinato e consumato direttamente da contenitori di cartone sul patio posteriore, Zayn e io veniamo raggiunti da James “Malay” Ho, il produttore trentasettenne che è diventato il suo principale collaboratore musicale. Malay è appena arrivato da Los Angeles. Quando gli chiedo di posare per una foto, scherza: “Puoi farmi perdere 30 chili?”
La prima sessione di registrazione di Zayn come solista è stata con Naughty Boy, un produttore britannico con il quale ha avuto un litigio pubblico dopo che una cover di un brano di Rae Sremmurd è trapelata nel mese di Luglio. [Naughty Boy ha rifiutato di commentare.]
A Los Angeles, Zayn ha lavorato con due fratelli inglesi, Michael e Anthony Hannides, ma le cose sono veramente cambiate solo quando ha incontrato Malay. Vanta una lunga lista di lavori per artisti del calibro di 50 Cent e John Legend, ma è meglio conosciuto per la produzione esecutiva dell’album di debutto di Frank Ocean, Channel Orange. (Sta anche lavorando sul follow-up dell’album). E’ proprio questo tipo di R&B creato da Ocean, confessionale e artigianale, che Zayn sembra desiderare per se stesso, offrendo un ritorno alle sue radici e la possibilità di essere proclamato come un vero creativo, piuttosto che come un attore nel ruolo di qualcun altro. Malay, che si vanta di facilitare la visione di un artista piuttosto che di iniettare qualsiasi genere di suono come sua firma, sembra essere un collaboratore ideale. Casualmente, come lo stesso produttore sottolinea al telefono una settimana più tardi, condividono anche un’educazione comune: “Entrambi abbiamo padri asiatici e madri caucasiche.”
Zayn ha un paio di crediti come autore per i One Direction, per lo più per contributi minori in canzoni già esistenti, ma lui dice di aver passato innumerevoli notti scrivendo su un computer portatile e con la chitarra in mano: “Quella era la mia terapia, come lo è ora al di fuori della band”.
Opportunamente, le sue sessioni di registrazione con Malay sono state private e di basso profilo, lontane da ciò che Zayn chiama “il circo degli studi di Los Angeles”. Malay ama usare un impianto di registrazione mobile, e sebbene sia stato trattenuto alla dogana per questo viaggio, ne hanno fatto buon uso al The Beverly Hills Hotel, a casa di Zayn a Bel-Air, e anche in campeggio. Ecco dove Zayn ha imparato il tiro con la balestra, mirando ad alberi nei momenti di inattività, mentre il loro generatore riacquistava energia elettrica, ed è lì che sono state incise alcune delle loro tracce vocali preferite, col sottofondo offerto dal rumore soft dei boschi.
Queste sessioni di registrazione saranno tutte nel prossimo debutto solista di Zayn, previsto per l’inizio del 2016. Del circa 20 per cento del disco che Malay stima sia stato registrato in un vero e proprio studio, anche quelle parti sono non convenzionali, come la volta che hanno affittato uno studio al The Palms Casino di Las Vegas, dopo una notte in città. Ecco come a Zayn, che sta scrivendo tutto il disco da solo, è venuta l’idea per una canzone. “Eravamo seduti nel club”, Malay ricorda “e lui ha detto ‘Questa situazione, me a Las Vegas, l’ho già fatto un milione di volte, come in tutto il mondo, ma non in questo modo.’ Era un concetto super semplice, ma quella prospettiva viene da ciò che ha vissuto ad un’età così giovane.”
Tutti si spostano al pub e Zayn con molto piacere riempie i bicchieri delle bevande richieste. Malay connette il suo computer portatile a un singolo altoparlante Yamaha e fa ascoltare le nuove versioni di alcuni brani, tra cui quello che hanno iniziato al The Palms, che ha bisogno ancora di un nome. C’è una linea di chitarra in sordina che suona come qualcosa da The xx, ma le parti vocali di Zayn suonano più vicine a Miguel o a The Weeknd – una via di mezzo con l’R&B con una consapevolezza ben distinta del proprio senso del ritmo, prima di aprirsi a 10 secondi consecutivi dell’incomparabile falsetto di Zayn.
La canzone successiva è una jam uptempo chiamata provvisoriamente “I Got Mine” con trombe appena registrate e un ritmo che è quasi simile al garage tipico del Regno Unito. I testi sono stati ispirati da un dipendente del Guitar Center che ha tenuto una conversazione con Zayn sulla sua maglietta di Prince, poi ha rivelato di aver prestato la sua tastiera MIDI alla touring band di Madonna. “Ci sono così tante persone a Los Angeles che hanno una storia da raccontare, ma non hanno mai avuto modo di raccontarla” Zayn ricorda di aver pensato. “Ogni riga nel prechorus di quella canzone è punto di vista di una persona diversa. Quindi suona come ‘Parlare è scadente, ma lo facciamo comunque / La strada è lunga, ma la percorriamo comunque / Scrivere coi gessetti o cambiare la storia. A quel punto, potrebbe essere come un insegnante che scrive sulla lavagna, scrive una storia, ma possono modificarla. Mantenerla movimentata quando è noiosa. L’uomo della pattumiera, mettendo fuori la spazzatura, qualsiasi cosa. I pensieri vengono fuori proprio come un liquido versato. Un tizio alcolizzato è anche un super-creativo. E’ stato tutte le diverse prospettive.” Dice che le altre canzoni dell’album seguono un simile approccio – Zayn usa la sua posizione per dare voce agli altri – tra cui quella denominata “My Ways” che è cantata dal punto di vista di suo padre.
“La gente come Frank Ocean, che sono stati in studio per anni e anni e anni a sviluppare abilità come cantautori – lui lo sta facendo sul lato della performance” dice Malay del loro lavoro insieme, con la maggioranza delle parti vocali registrate in appena un pugno di registrazioni. “E’ proprio lì la sua potenza. Le sue 10.000 ore o quasi investite come performer. Lui ha gli strumenti fisici e mentali per esibirsi al top”. Anche se in realtà scrivere e registrare le sue stesse canzoni è una novità per Zayn, che adesso si sente molto a suo agio. “Non è difficile” dice. “Per me, è come se mi fossi trovato di fronte a una tela per circa cinque anni, e qualcuno abbia detto tipo ‘Non ti è permesso di dipingere su questa tela.’ Ho la vernice, ho i pennelli, cavolo, e non posso farlo lì sopra. Ora qualcuno ha rimosso la plastica ed è come mi fosse stato detto ’Va bene, ora puoi dipingere.'”
Mentre la plastica attorno alla tela può essere sparita, dicendo addio al marchio da un miliardo di dollari dei One Direction e ad una fanbase globale significa che come solista, Zayn probabilmente raggiungerà un pubblico molto più piccolo. “Una grande parte del motivo per cui ho lasciato la band è che ho realizzato che in realtà non si tratta di essere il più grande” dice, indifferente. “Non si tratta della quantità di biglietti venduti che posso ottenere. E’ più fondato sulle persone che posso raggiungere. Voglio raggiungerli nel modo giusto e voglio che credano a quello che sto dicendo. Ho fatto abbastanza, in termini di sostegno finanziario, per poter vivere comodamente. Voglio solo fare musica, oggi. Se la gente vorrà ascoltarmi, allora sarò felice. Se non vogliono ascoltare, allora che non mi ascoltino. Mi va bene anche questo. Ne ho avuto abbastanza. Io non ho bisogno che l’album venga comprato in massa per potermi sentire soddisfatto”.