IL FUTURO

Zayn sembra vago su dove stia andando esattamente, e anche un po’ misterioso. “L’album – ho un nome nella mia testa in questo momento, ma non voglio dirti il titolo dell’album – tutte le canzoni sono di diversi generi “dice. “Non si possono inscrivere ad uno specifico tipo di musica. Non è tipo ‘Questa è funk, questa è soul, questa è uptempo, questa è dance.’ Niente del genere. Ancora non so davvero quale sia il mio stile. Sto solo mostrando un po’ quali sono le mie influenze. A seconda di quale sarà la reazione, poi andrò da qualche parte con quello. Se alle persone piace che io sia un po’ più di R&B, allora farò più R&B nel mio prossimo album. Se a loro piacerà il fatto che ci sia il reggae, potrei fare più reggae. E’ solo a seconda di ciò che vogliono e ciò che mi fa sentire a mio agio al momento. Potrei anche avere un pezzo rock per l’album, ma è un po’ R&B/rock.”

Una settimana dopo, Zayn mi manda una dichiarazione di tre paragrafi che segna la missione dell’album, che elabora i suoi sentimenti. Il fatto stesso dell’esistenza di questa lettera la dice lunga sulle sue intenzioni. “Posso spiegare come ogni parte vocale e ogni nota significhino qualcosa per me“, dice. “E’ una fotografia della mia vita e sono pensieri sulla mia vita, le mie speranze, le mie aspirazioni e i miei rimpianti nell’estate del 2015.”
L’ultima parte è quella che colpisce davvero secondo me – è proprio questa estate. Gli anni che sono venuti prima e tutto ciò che viene dopo, possono rimanere un mistero. Ecco come viviamo tutti, non è vero? Ognuno trova la sua strada. Quando l’intera identità di Zayn era un tempo stabilita per lui da altri, ora abbraccia un perpetuo stato in divenire di qualcosa d’altro, riconosce di essere in fase di cambiamento mentre dice: questo sono io, ci sto provando ora, ma non sarò questo per sempre.

Tornati nel pub, Zayn descrive suo padre come un modo per sottolineare il proprio cambiamento. “Mio padre è super riservato, ed è giusto che sia come vuole essere”, dice. “Rimane sempre a Bradford. E’ molto timido, e non gli piace stare sotto i riflettori. Si sente come se fossi andato all’audizione e non fossi più tornato.” Questa idea – ciò che è accaduto alle famiglie quando i loro ragazzi se ne sono andati – è rimasta nella mia testa dal 2013, quando i One Direction hanno pubblicato un video particolare per “Story of My Life”.

Il video mostra le reali fotografie dei ragazzi quando erano piccoli, insieme alle loro famiglie, poi, in un gioco di effetti speciali, trasforma tutti come sono attualmente. I One Direction sono liberi di muoversi, di guardare un vecchio scaffale d’infanzia o di guardare malinconicamente fuori dalla finestra della camera dove un tempo hanno fatto tanti sogni, ma i membri delle loro famiglie – interpretati da quelli reali – rimangono congelati nelle loro posizioni. E’ come se la celebrità avesse portato l’immortalità alla band, ma li abbia privati ​​della possibilità di connettersi con quelli che più profondamente amano.

Ora Zayn ha scelto un’altra strada, lasciando il mondo degli dei per vivere una vita più umana. C’è qualcosa di veramente triste in questo – la band una volta potente si sente un po’ fuori equilibrio, e il solitario Zayn può sembrare così solo, in confronto. Ma non è solo. Quindici minuti prima che finisca l’intervista, uno dei suoi manager spunta per dire a Zayn che sua madre è arrivata. E’ arrivata da Bradford, e quando lui avrà finito di lavorare stasera torneranno a casa insieme, trascorreranno del tempo come una famiglia, e probabilmente non si preoccuperanno di quello che arriverà in futuro.

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