…E se ti dicessimo che con 36 domande potresti far innamorare di te la tua crush?
Esiste un test, pensato da alcuni psicologi – tra di loro anche Arthur Aron – studiato con lo scopo di creare un contesto artificiale ideale a far innamorare due sconosciuti. Il tutto attraverso 36 domande da porre nell’arco di 45 minuti. A completamento di questo, le due persone, devono guardarsi fisse negli occhi, per 4 minuti.
Tra le domande: Se potessi invitare a cena una qualsiasi persona al mondo, chi sceglieresti?
Vorresti essere famoso/a? Se sì, in che modo? Cosa significa per te l’amicizia? Qual è il tuo ricordo più bello?
Il test fu galeotto per i primi due volontari che si sposarono poco dopo. Da quel momento le 36 domande hanno fatto il giro del mondo con risultati – ovviamente – diversi, ma tali da attirare l’attenzione della scrittrice Vicki Grant che ha scritto il libro “36 domande per farti innamorare di me” (disponibile anche su Amazon) ispirato proprio al test.
36 DOMANDE PER FARTI INNAMORARE DI ME TRAMA
Hildy ha diciotto anni e frequenta l’ultimo anno di liceo. Di buona famiglia, è una studentessa modello fin troppo rispettosa delle regole.
Paul ha quasi diciannove anni, non ha un lavoro fisso ed è meravigliosamente sfrontato e intrigante.
Hildy e Paul non si conoscono e appartengono chiaramente a mondi distanti anni luce. È probabile che non si sarebbero mai incontrati se non avessero deciso di partecipare, ognuno per le proprie ragioni, a un esperimento organizzato dal dipartimento di psicologia dell’università. Una ricerca che si propone di rispondere a un quesito semplice quanto ambizioso: può l’amore – sentimento nobilissimo e raro di cui grondano romanzi, film e canzoni pop – essere “pilotato” se non addirittura costruito a tavolino? Per capirlo, Hildy e Paul (vedi alla voce cavie) dovranno rispondere insieme a un questionario di 36 domande.
Di risposta in risposta, alternando le risate ai pianti e passando attraverso arrabbiature, segreti inconfessabili, bugie, fughe improvvise e ritorni inaspettati potrebbero accorgersi che forse, al di là delle loro evidenti differenze, qualcosa di profondo li unisce. Che si tratti di quella cosa che inizia per A di cui tutti sembrano andare in cerca?
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