Per mostrare alla popolazione Ucraina il proprio supporto, il colosso dell’ecommerce Amazon ha deciso di rendere inaccessibili alcuni dei suoi servizi agli utenti residenti in Russia, tra i quali anche la piattaforma streaming Prime Video.
In seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sono state numerose le realtà che hanno deciso di voltare le spalle a quest’ultima e mostrare il proprio sostegno alla popolazione ucraina. Tra queste anche il mondo del cinema e delle piattaforme streaming, i quali hanno provveduto a bloccare l’uscita di titoli molto attesi e, in alcuni casi, a rendere inaccessibili i propri servizi, come fatto ad esempio da Netflix, che ha deciso di sospendere l’accesso alla piattaforma e di non acquisire più alcun titolo di produzione russa.
Prime Video non è più accessibile in Russia
Nella giornata dell’8 marzo Amazon ha annunciato di aver intrapreso alcune azioni nei confronti della Russia, che prevedono diverse limitazioni dei suoi servizi all’interno del Paese, tra le quali la sospensione dell’accesso a Prime Video, la nota piattaforma streaming di Amazon che consente di avere accesso a una moltitudine di titoli compresi nel prezzo dell’abbonamento al servizio Prime.
Inoltre, Amazon ha anche annunciato di aver sospeso la spedizione di prodotti al dettaglio verso la Russia e la Bielorussia, che non accetterà più clienti AWS che vivono in questi due Paesi e che sono sospesi anche gli ordini per il videogioco New World, venduto in Russia.
Se ti piacerebbe saperne di più sulle azioni intraprese nel mondo del cinema e dello streaming nei confronti della Russia, consulta il nostro articolo dedicato: il mondo del cinema e dello streaming volta le spalle alla Russia.