Marco Anastasio ha 21 anni e viene da Meta di Sorrento, dove ha studiato Agraria e vive con la sua famiglia.
Dover crescere in un piccolo paesino non è stato un limite per lui, ma un vantaggio: è stato proprio questo isolamento a permettergli di sviluppare un talento artistico che definisce solo suo.
Uno stile che Anastasio ha fatto conoscere al pubblico italiano già prima di X Factor 2018, attraverso il suo canale YouTube, in cui possiamo trovare i suoi primi singoli e videoclip, grazie ai quali ha conquistato quasi mezzo milione di views.
Il brano che ha portato Anastasio alla popolarità è quello dedicato a Maurizio Sarri, ex allenatore del Napoli, omaggiato per il suo calcio “popolare”. La canzone è diventata subito virale al punto, che proprio Sarri in persona, ascoltata la canzone, ha voluto regalare ad Anastasio una sigaretta autografata, come simbolo della reciproca stima.
Anastasio cita infatti Sarri tra le sue ispirazioni, soprattutto quando si parla di passione per il proprio lavoro e di preferire la semplicità a stili e look particolari. Eccoli insieme in uno scatto pubblicato da Anastasio sul suo profilo Instagram:
https://www.instagram.com/p/Bgs-6KMljWb/?taken-by=anastasio_quello
MARCO ANASTASIO SUL PALCO DI X FACTOR 12
La decisione di partecipare alla dodicesima edizione di X Factor è coincisa con quella di cambiare il suo nome d’arte “Nasta” a favore del suo cognome, commentando così la sua decisione:
“Come vedete ho cambiato nome, ma la sostanza e la filosofia con cui mi dedico alla musica e la scrittura rimarranno invariate. La scelta viene da una motivazione molto semplice: Anastasio è il mio cognome, ed io vorrei essere semplicemente me stesso. La sincerità paga e io francamente non ho voglia di costruirmi un personaggio. Nasta era figo, Anastasio sono io”
La stessa sincerità è emersa anche nella sua audizione, andata in onda nella seconda puntata di X Factor. Il suo inedito “La fine del mondo” gli ha subito permesso di farsi notare dal pubblico e dalla giuria composta da Mara Maionchi, Fedez, Asia Argento e Manuel Agnelli.
Grazie alla grande carica emotiva e alla forte presenza scenica si è conquistato anche la standing ovation del pubblico in studio.
I giudici riconoscono subito in lui un’esigenza espressiva, un lessico ricercato e una scrittura per immagini unica, che li porta a pronunciare senza esitazione i 4 sì.
Se Asia Argento si sofferma sulle parole (“Che testo della Ma*onna! È commovente, è quello che io voglio“), il commento di Manuel Agnelli sottolinea la forte personalità di Anastasio: “Non hai solo qualità: mi sembra che tu scriva per esigenza. Sento la voglia di raccontarsi ed è la cosa più importante”.
L’opinione più importante per Anastasio è forse però quello del “collega” Fedez, che aggiunge “Sei quello che io definisco ‘una penna’. Incastri le rime molto bene, fai cose che a me piacciono un sacco. Non ho mai trovato una persona che scrive così a X Factor”.
Anche il video dell’audizione di Anastasio è subito diventato virale, raggiungendo 2 milioni e mezzo di views. Tra i tanti che hanno apprezzato il brano, anche la rivista Rolling Stone.
https://www.facebook.com/AnastasioOfficial/photos/a.1765519023499552/2019880701396715/?type=3&theater
Nella fase dei Bootcamp, Anastasio è stato assegnato, assieme agli altri Under Uomini, alla veterana giudice Mara Maionchi, notoriamente poco incline al rap.
Ciononostante, Anastasio si è messo nei suoi panni e, in previsione della domanda “Cosa posso fare con uno come te in un programma di cover?”, ha deciso di presentare il brano “Generale” di Francesco De Gregori, rivisitato in chiave rap. Una scelta rischiosa, quella di confrontarsi con un classico della musica italiana, nonché il maggior successo di un autore che potremmo definire “intoccabile”.
Una scommessa più che vinta, stando alla standing ovation del pubblico e al commento di Fedez: “Farebbe piacere sicuramente anche allo stesso De Gregori”. Anche il temuto giudice Manuel Agnelli commenta: “Me lo porterei in tour”.
È poi la volta di Mara Maionchi, che assegna ad Anastasio una delle 5 sedie riservate agli ammessi alla fase degli Home Visit, commentando così la performance: “La tua esibizione è stata talmente profonda da darmi fastidio. E quando provo fastidio nel vedere qualcuno cantare significa che ha la fiamma giusta dentro per fare bene”.
In attesa di capire se, agli Home Visit, Anastasio deciderà di rivisitare un altro brano o se ci proporrà un nuovo inedito, vi lasciamo al testo del brano con cui ci ha conquistati alle audizioni, “La fine del mondo”.
LA FINE DEL MONDO TESTO
Aspetta, non sono pronto ancora
Guarda, ho ancora l’etichetta,
non so andare in bicicletta
o fare i cento all’ora
Mai corso una maratona,
superato ostacoli,
non ho mai visto il Napoli di Maradona
E ho le licenze scadute da un pezzo,
quella poetica da rinnovare o levare di mezzo.
Abbatto la clessidra orizzontale
per fermare il tempo
a patto che smettiate di soffiare
per cambiare il vento
E il freddo che avanza,
l’anima sintetica,
l’estetica dell’ansia
E se oggi potessi cambiare il mondo lo farei domani.
Non mi rompete il cazzo con ‘sta fretta di decidersi,
lasciatemi, non fatemi alzare dal letto
Scendetemi di dosso con ’sta fretta di decidersi, voi
voi non fatemi alzare dal letto.
Ma voi davvero volete le cose semplici?
Inflazionarvi le emozioni con i pezzi sempre identici?
Beh, io sono stanco delle cose normali,
io non ho tempo per le cose normali.
Di certo non mi alzo dal letto per cose normali.
Tu non mi credi?
Io vengo a romperti i pensieri,
ti toglierò l’ossigeno e la terra sotto i piedi.
Io vengo a romperti i pensieri.
Io mando giù l’arsenico,
non lascio manco più le goccioline
xanax come noccioline
pare da rimpicciolire.
E sogno un mondo che finisca degnamente
Che esploda,
non che si spenga lentamente.
Io sogno i led e i riflettori alla Cappella Sistina
Sogno un impianto con bassi pazzeschi.
Sogno una folla che salta all’unisono fino a spaccare i marmi,
fino a crepare gli affreschi
Sogno il giudizio universale sgretolarsi e cadere in coriandoli
sopra una folla danzante di vandali.
Li vedo al rallenty,
miliardi di vite
Mentre guido il meteorite
sto puntando lì.
Io sogno i led e i riflettori alla Cappella Sistina
Sogno un impianto con bassi pazzeschi.
Sogno una folla che salta all’unisono fino a spaccare i marmi,
fino a crepare gli affreschi.
Sogno il giudizio universale sgretolarsi e cadere in coriandoli
sopra una folla danzante di vandali.
Li vedo al rallenty,
miliardi di vite
Mentre guido il meteorite
sto puntando lì.