Se hai visto la serie Strappare lungo i bordi su Netflix, saprai bene che la narrazione è ricca di frasi incisive pronunciate dai suoi protagonisti e che difficilmente ti hanno lasciato indifferente: alcune portano a riflettere, creano un forte senso di vicinanza ai tormenti di Zerocalcare e non è esagerato se diciamo che, sì, possono anche dare il via ad una vera e propria tempesta emotiva.

Oltre a ricordate che Strappare lungo i bordi è disponibile in streaming con 6 episodi della prima stagione su Netflix, ci piace l’idea di racchiudere in questo articolo le frasi più belle e significative che ascolterai o hai ascoltato guardando la serie.

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Zerocalcare, le frasi più belle da Strappare lungo i bordi

Ecco le citazioni più significative della serie disponibile su Netflix, tra cui forse la miglior frase di Zerocalcare in Strappare lungo i bordi sul filo d’erba:

  • Ma non ti rendi conto di quant’è bello? Che non ti porti il peso del mondo sulle spalle, che sei soltanto un filo d’erba in un prato? Non ti senti più leggero? (Sarah)
  • Le persone so complesse: hanno lati che non conosci, hanno comportamenti mossi da ragioni intime e insondabili dall’esterno. Noi vediamo solo un pezzetto piccolissimo di quello che c’hanno dentro e fuori. E da soli non spostiamo quasi niente. Siamo fili d’erba, ti ricordi? (Sarah)
  • Ho pensato che c’era qualcosa di incredibilmente rasserenante nell’essere un filo d’erba. Che non faceva la differenza per nessuno. E non c’aveva la responsabilità per tutti i mali del mondo. (Zerocalcare)
  • Erano passati solo tre secondi da quando c’eravamo salutati… E io ero già innamorato. (Zerocalcare)
  • E allora noi andavamo lenti perché pensavamo che la vita funzionasse così, che bastava strappare lungo i bordi, piano piano, seguire la linea tratteggiata di ciò a cui eravamo destinati e tutto avrebbe preso la forma che doveva avere. Perché c’avevamo diciassette anni e tutto il tempo del mondo. (Zerocalcare)
  • E semo pure stupidi. Perché se impuntamo a fa’ il confronto co le vite degli altri. Che a noi ce sembrano tutte perfettamente ritagliate, impalate, ordinate. E magari so così perfette solo perché noi le vediamo da lontano. (Zerocalcare)
  • Dai su, se su ottomila film non te ne va bene manco uno, forse sei te che non vai bene (L’Armadillo)
  • Sei cintura nera de come se schiva la vita (L’Armadillo)
  • Tanto se una cosa deve succede, succede. Tutta ‘sta fretta di fa succede le cose ce l’ha messa il capitalismo. (Armadillo)
  • Per me non è importante che tu ci sia sempre, ma devo sapere che quando tu sei con me, ci sei davvero, lo capisci? (Alice)
  • E me so’ interrogato e ho convenuto che è vero, che so’ io quello difettoso e che non posso trova’ fuori quello che me manca dentro. Però volevo guarda’ ‘na serie, non fa psicoterapia. (Zerocalcare)
  • Bambino: “Alice, ma la cicatrice poi passa?” Alice: “La cicatrice non passa, è come una medaglia che nessuno ti può portare via” Bambino: “Ma perché non passa?” Alice: “Perché è una cicatrice. Se andava via con l’acqua era un trasferello. È una cosa che fa paura, ma è anche una cosa bella, è la vita”.
  • Annamo a pijà un gelato? (Secco)
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