Se stai sentendo parlare de Le Fate Ignoranti e ti domandi come mai, dopo oltre 20 anni, si parla ancora del film di Ferzan Ozpetek del 2001, è perché su Disney+ è arrivata la serie ispirata proprio al lungometraggio del regista turco. Continua a leggere per scoprire alcune curiosità sulla serie.

Il romantic drama è ispirato all’omonimo film campione d’incassi e fenomeno culturale disponibile in esclusiva su Star all’interno di Disney+ con tutti gli 8 episodi.

Curiosità sulla serie Le Fate Ignoranti

Ecco alcune chicche e aneddoti sulla serie del 2022 di Ferzan Ozpetek:

La serie si ispira anche a fatti reali

All’interno della serie ci sono personaggi o accadimenti ispirati a fatti o persone reali. Infatti, la storia d’amore centrale che coinvolge Edoardo Scarpetta (Michele), Luca Argentero (Massimo) e Cristiana Capotondi(Antonia) riecheggia una vicenda vissuta dal regista stesso, così come il palazzo con la terrazza condominiale in cui sono avvenute le riprese è un luogo dove Ferzan Ozpetek ha incontrato molte persone tra pranzi e feste. Anche il personaggio della donna transgender è ispirato a una persona realmente conosciuta dal regista.

Chi ha insegnato a Milena come leggere i fondi del caffè (episodio 5)

In Turchia, Ferzan Ozpetek ha sviluppato una certa dimestichezza nella lettura dei fondi del caffè. È stato quindi lui stesso a mostrare a Milena Vukoticcome interpretare al meglio la scena presente nel quinto episodio.

La ricetta delle polpette de Le Fate Ignoranti

Tritato di vitellone, pan grattato, un uovo, noce moscata, poche gocce di olio al peperoncino, parmigiano, una mela grattugiata, sale. Cotte in poco olio e nel succo di arancia. È questa la ricetta delle famose polpette de Le Fate Ignoranti. Si tratta di un piatto reale ideato da Gianni Romoli, sceneggiatore della serie. Ed è la stessa usata anche per le polpette che comparivano nel film. Si tratta infatti di un piatto caro a Ferzan Ozpetek e Gianni Romoli. I due sono infatti amici di lunga data e spesso all’inizio delle loro carriere si incontravano a cena il sabato. All’epoca, però, le loro finanze non permettevano grandi e variegati menù, anzi, la proposta era sempre la stessa: pasta al sugo o polpette con patate, raramente tutti e due insieme. Ferzan Ozpetek amava far arrabbiare Gianni Romoli mentre cucinava rubando le polpette dalla pentola mentre erano ancora in cottura.

L’ossessione di Luisella per Brigitte Bardot

L’ossessione di Luisella per Brigitte Bardot non era presente in origine in sceneggiatura. Tutto è nato dall’incontro tra Ferzan Ozpetek e l’hair stylist della serie, Giulio Franzò, per studiare il look di Paola Minaccioni (Luisella). Il regista la voleva bionda, così il parrucchiere replicò con ironia: “E certo, eccola Brigitte Bardot, Madame BB”. Così è nata la verduraia Luisella BB.

Chi è il coreografo dei balli presenti in alcune scene

Nella serie è coinvolto anche Luca Tommassini. È sua la coreografia del ballo in terrazza sulle note del brano Mil Pasos. Lui e Ferzan Ozpetek si sono intesi sin dal primo istante. È infatti sempre di Luca Tommasini la coreografia del ballo di gruppo nella bellissima scena sotto la pioggia del film La Dea Fortuna.

I quadri della serie sono di Ferzan Ozpetek

Il quadro che si vede nella serie è il quadro dipinto da un giovane pittore prima che diventasse regista: lo stesso Ferzan Ozpetek. Si tratta di uno dei numerosissimi quadri da lui realizzati prima di dedicarsi professionalmente al cinema. La pittura era per Ferzan Ozpetek un’attività piacevole ma anche un modo per sbarcare il lunario, alle volte ottenendo anche degli ottimi ricavi. Uno dei suoi quadri compare anche nel film La Dea Fortuna. I quadri vengono scelti con attenzione: devono avere una coerenza con l’ambiente in cui viene esposto e le persone che lo abitano. Ferzan Ozpetek conserva ancora un centinaio dei suoi quadri.

Perché Michele fa un lavoro diverso rispetto al film

Nel film Michele (Eduardo Scarpetta) lavora ai mercati generali, mentre nella serie è uno scenografo del Teatro dell’Opera. Inizialmente avrebbe dovuto fare tutt’altro mestiere, comunque diverso da quello del film, ma non in ambito artistico. Durante i sopralluoghi però la scenografa ha mostrato al regista dei grandi laboratori di scenografia e da lì è scattata l’idea per la nuova professione di Michele. Sicuramente Ferzan Ozpetek è stato in parteinfluenzato anche dalla sua esperienza con l’opera lirica (ne ha dirette tre molto importanti Aida, Traviata e Madama Butterfly) e dalla passione di sua madre che ascoltava il melodramma musicale, in particolare le opere liriche italiane.

A chi sono ispirate le tre Marie

Le tre Marie sono ispirate a personaggi reali, più precisamente a tre donne che la mattina erano solite sedersi su una panchina di fronte al portone del palazzo dove viveva Ferzan Ozpetek, spettegolando tra una spesa e l’altra. Le tre Marie esistevano anche in una prima stesura della sceneggiatura del film, ma poi furono tagliate prima delle riprese per questioni di durata.

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