Continua la nostra analisi degli episodi della serie Marvel Loki, disponibile in streaming sulla piattaforma Disney+. Mercoledì 24 giugno è stato caricato il terzo episodio. Ecco la nostra recensione.
Su Disney+, ogni mercoledì, è disponibile un nuovo episodio di Loki, serie Marvel dedicata al dio dell’Inganno, interpretato dall’attore Tom Hiddleston. Ti ricordiamo che per poter vedere la serie è necessario essere abbonati a Disney+.
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Recensione terza puntata di Loki
La scorsa puntata di Loki ci ha lasciato con tantissimi interrogativi e misteri…. e la terza puntata non è da meno, anzi: ora ne abbiamo ancora di più! La serie Loki è iniziata da poco ma ha già scalato le vette dello streaming superando i suoi due avversari precedenti (WandaVision e The Falcon and The Winter Soldier) , andando contro ogni alle aspettativa dello stesso presidente del Marvel Studios Kevin Feige.
In questo episodio ritroviamo un Loki che rincorre Sylvie Laufeydottir nel quartier generale del TVA, dopo che la donna ha incantato l’agente che aveva rapito riuscendo a farsi dire come arrivare ai Custodi del Tempo tramite degli ascensori dorati. Nel web, dopo l’uscita del secondo appuntamento della settimana scorsa, in molti hanno espresso l’idea che questa variante di Loki sia in realtà l’incantatrice, che per qualche ragione si spaccerebbe per una diversificazione del nostro antieroe. Finora, a parte i suoi poteri leggermente diversi che lei stessa chiama incantatori , e per l’omonimia, non ci sono motivi per pensare che questa teoria sia fondata.
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I due Loki lottano per contrastarsi ironicamente nel voler fare la stessa identica cosa ma per due motivi diversi. Alla fine, messo alle stretta, il nostro Loki interpretato da Tom Hiddleston è costretto ad attivare il TimePad e fuggire. Solo che forse era meglio se fossero rimasti nel TVA presi a calci nel sedere dagli agenti, perché finiscono dritti dritti in un’apocalisse disastrosa senza nessun superstite. La destinazione è Lamentis-1 un pianeta del 2077 dove una luna ci si sta per schiantare contro, senza via di scampo. Ma che problema c’è? Basta skippare di tempo e luogo.
Peccato che il TimePad si è scaricato. Devono trovare un modo per ricaricarlo. Dopo vari tentativi vengono a scoprire che c’è un treno che porterà ad un’arca. Loki e Lady Loki sfruttano entrambi i loro poteri per riuscire a salirci anche senza il biglietto esclusivo per salire sul veicolo. Se si fossero incontrati prima, avrebbero potuto conquistare il mondo, e oltre. Durante il viaggio si confidano l’un l’altro, sulla loro vita privata, sulla loro famiglia e per la prima volta si fa riferimento all’orientamento sessuale del Dio dell’Inganno. Parlano d’amore e Sylvie chiede se c’è qualcuno nella vita di Loki, donna o uomo che sia, e lui risponde un po’ di entrambi ma nessuno di davvero importante. Alla fine Lady Loki si addormenta risvegliandosi con un Dio alticcio che ovviamente riesce a farsi scoprire dalle guardie del treno. Vengono letteralmente buttati fuori dal veicolo e nella caduta il TimePad si distrugge. Fine dei giochi per entrambi, o almeno così pensavano. Trovano la soluzione cercando di arrivare all’arca, che è predestinata ad essere distrutta, salvando loro e alcune persone del pianeta. Arrivano tardi.
La puntata finisce con l’arca spezzata a metà. Nel percorso per arrivare a destinazione Loki fa una scoperta interessante. Mobius gli ha sempre detto che gli agenti del TVA erano persone create dai Custodi per la salvaguardia delle linee temporali, ma Sylvie, raccontando come riesce ad incantare le persone, si fa sfuggire che l’agente che aveva imprigionato nella sua stessa mente, prima era una variante, una donna viva e vegete. Si scopre così che sono degli individui reali, a cui probabilmente sono stati fatti diversi lavaggi del cervello.
Per cui si creano nella nostra testa molte domande:
Sylvie è davvero una variante Loki?
Il TVA cosa sta davvero combinando?
Loki e Lady Loki si salveranno dalla loro morte imminente?
Lo scopriremo nella prossima puntata! (Si spera…)