Licantropus: ecco com’è il lupo mannaro del MCU

Su Disney+ è disponibile Marvel Studios presenta: Licantropus, lo speciale di Halloween dedicato al personaggio di Jack Russell alias Werewolf by Night. Ecco la nostra recensione.

Licantropus è il primo speciale Marvel ad approdare sulla piattaforma streaming. Si estende così anche agli speciali la narrazione del MCU che – dalla Fase 4 – include, non solo i lungometraggi, ma anche le serie TV.

Questo speciale dura circa 45 minuti, praticamente è un singolo episodio di una serie Disney+ Marvel: un formato che permette di approfondire tematiche e personaggi che non giustificherebbero una serie completa e/o il budget di un film al cinema.

La recensione di Licantropus

Ispirato ai film horror degli anni ’30 e ’40, questo special dalle raggelanti atmosfere vuole evocare il senso di angoscia su uno sfondo macabro con lampi di suspense e terrore, in un percorso che ci porta a scoprire nuovi territori dell’universo cinematografico Marvel.

Gli effetti speciali sono spesso volutamente stravaganti, con l’utilizzo di fumo e specchi in stile retrò, mentre l’intero film è girato in bianco e nero. Non è certo il solito prodotto Marvel, e questo è un bene.

In una notte buia e tetra, un clan segreto di cacciatori di mostri emerge dall’ombra per riunirsi nell’inquietante Tempio dei Blooodstone, dopo la morte del loro leader. Nel corso di un bizzarro e macabro tributo alle gesta del leader, i partecipanti si trovano coinvolti in un oscuro gioco mortale per conquistare una potente reliquia: una caccia che li costringerà ad affrontare un temibile mostro.

Nello speciale vediamo l’ingresso in scena di Laura Donnelly che interpreta la figlia di Ulysses Bloodstone, Elsa Bloodstone, tornata all’ovile per reclamare ciò che le spetta di diritto. Il rapporto che si crea tra Elsa e Jack Russell (Gael Garcia Bernal) ricorda quella di Larry e Gwen de L’uomo lupo, e non è un caso: tutto in Licantropus è fatto per evocare quei classici dell’horror, di cui il regista Michael Giacchino è chiaramente un fan.

La scena della trasformazione del lupo mannaro avviene senza i tipici effetti digitali del mondo Marvel. Giacchino si dimostra abile nell’utilizzo dello zoom lungo e lento, con la macchina da presa che si avvicina sempre di più al volto terrorizzato di Elsa mentre vediamo solo la sagoma in ombra dell’uomo che si trasforma in un mostro.

È una scena priva di qualsiasi fronzolo, forzatura e proprio per questo contribuisce a tenere veramente alta la tensione e l’attesa. La successiva reazione del lupo mannaro appare una vera e propria sorpresa perché spezza – improvvisamente – il ritmo della scena.

Nonostante Marvel Studios presenta: Licantropus risulti più sanguinoso di qualsiasi film Marvel, lo speciale non sfocia in un contenuto sanguinario portato allo stremo, anzi a far da padrona è un’incredibile atmosfera spettrale.

Ovviamente protagonista del titolo è anche la colonna sonora (Michael Giacchino nasce come compositore): le musiche sono particolarmente curate, sentiamo archi e timpani di vecchia data.

I Marvel Studios, con Doctor Strange nel Multiverso della Follia e Licantropus, dimostrano un chiaro interesse ad esplorare gli angoli più oscuri del MCU e il passo svolto attraverso uno speciale horror in stile retrò di curca 53 minuti, è un colpo di genio.

Per quanto riguarda l’interpretazione di Gael Garcia Bernal, troviamo sia eccellente nel ruolo di Jack, così come è convincente Laura Donnelly nei panni di Elsa. La chimica tra i due è meravigliosa e merita (decisamente!) di essere approfondita.

Licantropus non ti farà sicuramente sobbalzare dalla sedia o venire la pelle d’oca, ma è indubbiamente un titolo che vale la pena di essere visto e puoi farlo su Disney+.