Se ti stai chiedendo come mai l’Italia rischia una sanzione gravissima alle Olimpiadi di Tokyo 2021, sappi che la penalizzazione è legata alla mancanza di autonomia del Coni, questione che va contro i principi sanciti dalla Carta olimpica.
L’Italia non verrà esclusa dai Giochi Olimpici, ma verrà sospesa dal Comitato olimpico nazionale. Questo significa che gli atleti italiani potranno gareggiare solo come atleti indipendenti senza bandiera e senza inno. L’ufficializzazione di questa decisione – salvo intervento in extremis del Governo – avverrà mercoledì alle 17:30.
I Giochi della XXXII Olimpiade 2021 avranno inizio il 23 luglio 2021.
Italia senza inno e bandiera alle Olimpiadi
La Riforma dello sport voluta dal primo governo Conte ha privato, in parte, il Coni della sua autonomia. Nel corso di questi mesi il Cio ha più volte invitato l’Italia, affinché venisse rispettata la Carta olimpica e quindi l’autonomia del Coni.
Non essendoci stato alcun cambiamento a riguardo, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) sta valutando di sanzionare pesantemente l’Italia, privando al nostro Paese inno e bandiera alle prossime Olimpiadi di Tokyo. La decisione verrà ufficializzata il 27 gennaio.
La disputa
La disputa sulla conformità della Riforma dello sport con i principi espressi dalla Carta olimpica, va avanti da circa 2 anni. La Riforma è stata inserita nella Legge di Bilancio del 2018 ed è entrata in vigore il 1° gennaio 2019. In queste settimane è in dirittura d’arrivo il varo di 5 decreti attuativi promossi da Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport che però non risolvono la questione legata all’autonomia dello Sport in Italia, necessaria per il totale rispetto dei principi della Carta Olimpica.
Alle prossime Olimpiadi gli atleti azzurri potrebbero quindi gareggiare senza bandiera, senza inno e come atleti indipendenti. Prima dell’Italia, lo stesso trattamento era stato riservato a Russia e Bielorussia.
La sospensione è doppiamente grave in quanto sono a rischio i finanziamenti nell’ambito dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026.
L’unica soluzione
Per uscire in extremis da questa esclusione storica, l’unica soluzione è che il Governo convochi un consiglio dei ministri per approvare un decreto salva-coni, tra l’altro già pronto ma mai affrontato.