Il Parlamento Europeo ha approvato il caricabatterie unico, questo significa che dal 2024 tutti i telefoni, i tablet e le fotocamere dovranno essere dotati di una porta USB-C. Dal 2026 l’obbligo si estenderà anche ai computer portatili.

È stata approvata in via definitiva la legislazione UE che permetterà ai consumatori di caricare i propri dispositivi utilizzando un caricabatterie universale, che sarà quindi utilizzabile per tutti i device indipendentemente dalla loro marca.

Secondo i dati rilasciati da Bruxelles, in media i consumatori possiedono 3 caricabatterie e il 38% ha dovuto rinunciare a ricaricare il proprio device almeno una volta in quanto non disponeva di un caricabatterie compatibile.

La legge appena approvata fa parte del programma dell’EU di ridurre i rifiuti elettronici e spingere i consumatori a compiere scelte più sostenibili.

Cos’è il caricabatterie universale

Il caricabatterie universale (o unico) è un accessorio che potrà essere utilizzato per ricaricare qualsiasi device, ossia sarà compatibile con qualsiasi dispositivo elettronico. Questo significa che potrai ricaricare il tuo iPhone e passarlo poi ad un amico per ricaricare il suo Samsung.

Indipendentemente dal produttore, tutti i nuovi dispositivi elettronici dovranno essere dotati di una porta USB-C.

Dopo oltre 10 anni, l’Europa ha finalmente ottenuto questo grande risultato che pone fine alla moltitudine di caricabatterie disponibili sul mercato. Un vantaggio, non solo economico, ma anche e soprattutto per l’ambiente (pensa che i caricatori smaltiti rappresentano fino a 11mila tonnellate di rifiuti elettronici).

Caricabatterie universale: da quando

La legge entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. A quel punto i Paesi UE avranno 12 mesi di tempo per recepire le norme, terminati i quali partiranno altri 12 mesi per applicarle.

Entro la fine del 2024 tutti i telefoni cellulari, i tablet e le fotocamere prodotte in Europa dovranno essere dotati di una porta di ricarica USB-C. Da metà 2026 l’obbligo si estenderà a pc/mac.

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