Il 24 aprile è stato lanciato Google Drive, il servizio di storage online di Google.

Google Drive permette l’hosting di contenuti fino ad un totale di 5 GB, estendibili a 100 GB. Al momento non è supportato il sistema operativo Linux, pertanto il servizio non è accessibile agli utenti che usino un sistema operativo diverso Mac OS X 10.7 Lion e Mac OS X 10.6 Snow Leopard per sistemi Macintosh; Windows XP, Windows Vista e Windows 7 per i PC; Android per telefoni e tablet Android; iOS per iPhone, iPad ed iPod touch.

Google Drive – al pari di Dropbox, SkyDrive e iCloud – permette di caricare nella “nuvola” documenti, musica, foto, video ed ogni altro contenuto digitale che si voglia avere sempre a portata di mano e ai quali è possibile accedere in ogni momento da un qualsiasi dispotivo con connessione internet.

A pochi giorni dal lancio non sono mancate le prime polemiche. In ambito privacy infatti sembra che il servizio permetta a Google di indicizzare i contenuti, acquisendoli ed utilizzandoli a suo piacimento. Il caricamente dei contenuti infatti è una vera e propria cessione dei diritti a Google.

Guida a Google Drive:

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