Sei sicuramente cresciuto nell’era dei social media e ti piace registrare e condividere ogni istante della tua vita quotidiana su Instagram, Facebook e TikTok. Ma potresti trovarti nella situazione in cui non tolleri che i tuoi genitori condividano ogni dettaglio su di te senza chiedere il tuo consenso, o che lo abbiano fatto sin dalla tua più tenera età. Bene, non sentirti solo/a: devi sapere che questo fenomeno è più diffuso e attuale che mai!
Gli studiosi parlando di Sharenting per far luce su un’abitudine che mette a dura prova l’equilibrio tra condivisione di momenti familiari e tutela della privacy di bambini e ragazzi.
Continua a leggere questo articolo se ti abbiamo incuriosito! Scopri tutto quello che c’è da sapere sul significato di sharenting, i rischi ad esso associati e come superare la costante esibizione dei figli sui social.
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Questo neologismo deriva dalle parole inglesi “share” (condividere) e “parenting” (genitorialità) e indica la pratica costante dei genitori di condividere online contenuti che riguardano i propri figli, anche quando sono molto piccoli, trascurando i rischi connessi alla sovraesposizione mediatica.
I genitori pubblicano con disinvoltura sui social momenti e aneddoti della vita quotidiana dei loro bambini e ragazzi sottovalutando la portata di questa azione e, soprattutto, dimenticando che tutto ciò che viene condiviso diviene di dominio pubblico ed è così esposto a numerosi rischi: le foto e i video potrebbero diventare oggetto di scherno da parte dei famosi “leoni da tastiera” e non solo.
Ma qual è la reale portata di questa azione che a prima vista sembra del tutto innocua? I genitori condividono spesso la loro prospettiva e la loro visione delle vite dei figli, mentre quest’ultimi non hanno controllo della narrazione delle loro vite online. Questo può portare i figli, una volta diventati adolescenti, a rivendicare la propria privacy e a voler riacquisire il controllo della propria immagine.
La chiave per affrontare le sfide aperte dallo Sharenting è sviluppare una consapevolezza digitale crescente, che implica acquisire una comprensione critica e responsabile dell’uso della tecnologia e dei media digitali. Capire come le informazioni personali vengono raccolte e avere consapevolezza delle minacce online può aiutare ad adottare misure per proteggere la privacy online e ad utilizzare la tecnologia in modo equilibrato. A ciò si aggiunge la necessità di instaurare una comunicazione aperta con i genitori. Questo implica spiegare loro apertamente le tue sensazioni rispetto alla condivisione di informazioni sulla tua vita online e stabilire, così, dei limiti.
La tecnologia e i social media sono strumenti che possono migliorare le nostre vite: a noi la scelta di farne un uso informato, consapevole e responsabile per preservare il nostro benessere e quello dei nostri cari.