Se sei un utente di TikTok, probabilmente avrai notato un nuovo trend che sta facendo impazzire il social network: si tratta di chiedere agli uomini quanto spesso pensano all’Impero romano. La domanda, apparentemente innocua, ha scatenato una serie di risposte sorprendenti, divertenti e curiose, che hanno rivelato una fascinazione inaspettata per la storia antica. Ma da dove nasce questo trend? E cosa ci dice della nostra cultura e della nostra psicologia? In questo articolo cerchiamo di scoprirlo.
L’origine del trend
Il trend è nato da un video dell’utente Gaius Flavius, appassionato di storia romana, che ha invitato i suoi follower a fare la stessa domanda agli uomini della loro vita. Il video ha avuto oltre 2 milioni di visualizzazioni e ha scatenato una serie di reazioni e parodie. Alcuni utenti hanno condiviso le risposte degli uomini a cui hanno fatto la domanda, altri hanno mostrato il loro interesse per l’Impero romano, altri ancora hanno ironizzato sul trend o lo hanno sovvertito.
@gaiusflavius Ask the men in your life how often they think about the Roman Empire, you will be surprised by their answers. your boyfriend might be thinking about the Roman Empire daily without you knowing it. #romanempire #ancientrome #men #romanhistory #romanhisotrymemes #relationship ♬ Golden Hour: Piano Version – Andy Morris
Ma chi è Gaius Flavius? Si tratta in realtà di Artur Hulu, un 32enne svedese molto appassionato di storia romana che ha raggiunto un pubblico di quasi 60mila persone su TikTok e oltre centomila su Instagram. In una recente intervista Hulu ha detto di aver lanciato quell’invito dopo aver notato attraverso il suo profilo e quelli di altri creator affini una grande disparità di interesse sull’Impero romano tra uomini e donne. Una delle ragioni secondo lui è che la società romana imperiale fu «fortemente dominata dagli uomini».
È un’affermazione senz’altro vera, ma è importante notare che questa è una prospettiva parziale. La realtà dell’Impero romano era molto più sfaccettata, con donne che detenevano notevole autorità e un clima generale di tolleranza verso diversi orientamenti sessuali e identità di genere. Inoltre, la fase repubblicana di Roma offriva un modello di governance decisamente più democratico rispetto all’era imperiale, che vedeva il potere centralizzato nelle mani di un solo individuo e del suo entourage.
Questi lati dell’Impero romano però sono stati assai poco raccontati, a discapito di storie che riguardavano soprattutto imperatori potentissimi o comandanti di eserciti sterminati.
Quali sono state le risposte degli uomini?
Le risposte degli uomini a cui è stata posta la domanda sono state molto varie e spesso inaspettate. C’è chi ha risposto di pensare all’Impero romano una volta a settimana, chi ogni tanto, chi ha dato una spiegazione filosofica a riguardo. E c’è anche chi ha ammesso di pensare all’Impero romano più volte al giorno, o addirittura ogni volta che vede una colonna o una statua.
Non solo gli uomini, però, hanno partecipato al trend. Anche le donne si sono messe in gioco, rispondendo alla domanda spiegando quanto spesso pensano all’Impero romano. Alcune hanno confessato di condividere la stessa curiosità per la storia antica, magari accompagnando i loro video con immagini di legionari muscolosi. Altre hanno rovesciato ironicamente il trend, dichiarando di pensare non all’Impero romano storico, ma a quello evocato dalla rapper Nicki Minaj (il cui alter ego si chiama proprio Roman), in molte sue canzoni.
Le spiegazioni del fenomeno
Ma perché gli uomini pensano all’Impero romano? Quali sono le ragioni di questa curiosa attrazione? Alcuni esperti e giornalisti hanno cercato di dare delle possibili spiegazioni, basandosi su diversi fattori.
Uno di questi è il ruolo dell’immaginario collettivo, influenzato dal cinema, dalla tv e dalla letteratura, che ha associato l’antichità romana alla virilità, al potere e all’avventura. Da sempre le immagini più ricorrenti legate all’Impero romano – come i gladiatori, le legioni, le toghe, le aquile – sono state spesso rielaborate nei contesti goliardici e sportivi, per non parlare della politica che di quei simboli hanno fatto fazioni politiche.
Un altro fattore è il valore culturale e storico dell’eredità romana, che ha plasmato la nostra civiltà e la nostra lingua. L’Impero romano è stato uno dei più grandi e duraturi della storia, che ha raggiunto un alto livello di organizzazione politica, sociale, economica e culturale. La sua influenza si è estesa su gran parte dell’Europa, del Medio Oriente e del Nord Africa, lasciando tracce tangibili e intangibili nella nostra cultura.
Un terzo fattore è una lettura psicologica del fenomeno, legata al bisogno di evasione dalla realtà o alla ricerca di un modello identitario. Pensare all’Impero romano può essere un modo per sfuggire alle difficoltà e alle incertezze del presente, proiettandosi in un mondo idealizzato e glorificato. Oppure può essere un modo per trovare una fonte di ispirazione e di orgoglio, identificandosi con i valori e le virtù degli antichi Romani.
Il trend su TikTok è sicuramente un fenomeno divertente, ma ci porta a riflettere sulla relazione che intercorre tra noi e la nostra cultura. Che si tratti di una semplice curiosità, di una passione genuina o di una forma di nostalgia, pensare all’Impero romano può essere un modo per arricchire la nostra conoscenza e la nostra fantasia. E magari per scoprire nuovi aspetti della nostra identità.