Testo di “Nessuno vuole essere Robin” di Cesare Cremonini, brano contenuto nell’album “Possibili scenari”.
“Nessuno vuole essere Robin” è una ballata commovente che Cesare Cremonini descrive come “la Marmellata #25 di questo disco”. Sulla scena compaiono gli eterni temi della maschera, della solitudine, dell’inadeguatezza di un uomo schiacciato dall’onnipresente ostentazione di sé imposta dal copione della società. “Tutti col numero dieci sulla schiena, e poi sbagliamo i rigori”, canta Cremonini in uno dei versi più amati della canzone.
“L’origine di questa intuizione è il mutismo generazionale che ci vede impacciati nel compiere il gesto più eroico: ammettere di non essere invincibili”.
Cremonini, dopo la pubblicazione del primo singolo “Poetica”, con “Nessuno vuole essere Robin” inquadra, con il suo personale sguardo, i rapporti di coppia, evidenziando il paradosso di un’epoca post-moderna “ancora sorprendente rispetto al passato, ma priva di straordinarietà nella routine del racconto quotidiano sui social network”, come la definisce lui stesso.
Nessuno vuole essere Robin testo Cesare Cremonini
Come mai sono venuto stasera
Bella domanda
Se ti dicessi che mi manca il tuo cane, ci crederesti
Che in cucina ho tutto tranne che il sale, me lo daresti
Testo completo: